tag:blogger.com,1999:blog-38036273065156314642024-03-08T19:08:35.381+01:00La ValseNon mi intendo di nulla, ma parlo di tutto. Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05807296975860737547noreply@blogger.comBlogger71125tag:blogger.com,1999:blog-3803627306515631464.post-32390839942211561692016-06-08T08:35:00.000+02:002016-06-08T08:35:26.854+02:00Villa Hanbury col passeggino<div style="text-align: justify;">
Diciotto ettari di macchia mediterranea che custodisce un <b>parco in stile romantico inglese</b>, che dalla collina scende verso il mare. Il potenziale dei <b>Giardini Botanici Hanbury</b> è smisurato.</div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-zKOKimUFLLU/V1e7HW-vF_I/AAAAAAAAB-Y/X3_8UUy_lWYbPJQ-Z20CrFo8wssZP4NVQCKgB/s1600/DSCF0115.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-zKOKimUFLLU/V1e7HW-vF_I/AAAAAAAAB-Y/X3_8UUy_lWYbPJQ-Z20CrFo8wssZP4NVQCKgB/s400/DSCF0115.JPG" width="300" /></a></div>
Si entra dall'ingresso collinare della villa, dopo aver dato sfogo al parcheggio creativo (e la relativa botta di fortuna) che sulle strade liguri è d'obbligo. D'altronde come diciamo noi: <i>sciuscià e sciorbì no se peu</i>. Non si può pretendere di godere di un giardino scosceso sul mare e avere pure il parcheggio comodo, fatevene una ragione.<br />
<br />
Il parco si snoda fra vari sentieri segnalati, fra cui uno adatto ai portatori d'handicap. In realtà noi, col passeggino, a un certo punto del sentiero, ovvero vicino al campo di tennis, prima di arrivare al roseto, abbiamo dovuto camallarci pupa e passeggino per qualche gradino e se c'era un'altra via (che abbiamo cercato) non l'abbiamo trovata. (Questo succedeva nel maggio del 2015, spero che nel frattempo qualcosa sia cambiato)</div>
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Il percorso è molto godibile e le piante sono ben indicate (mai viste così tanti tipi diversi di salvia!!). Il punto più bello e particolare è ai piedi della villa, <b>il Giardino degli odori</b>, un breve percorso dove le piante sono scelte e disposte in modo da appagare l'olfatto, senso che viene insensatamente messo da parte nella progettazione di giardini. Una passeggiata breve ma intensa, da godesi a tutte narici. </div>
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Per appagare anche l'udito invece bisogna arrivare fino in fondo al giardino e riposarvi con il suono delle onde del mare. C'è anche un baretto (non raggiungibile col passeggino) dove rifocillarsi col minimo indispensabile. </div>
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Per visitare i paesini della zona col bebè consiglio fascia o marsupio, soprattutto Dolceacqua,<br />
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05807296975860737547noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3803627306515631464.post-31560527778008967012016-05-14T07:47:00.000+02:002016-05-14T07:47:51.627+02:00Vestitino giallo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<a href="https://3.bp.blogspot.com/-c6c1QXai7Is/Vw_R0w3gxlI/AAAAAAAAB6E/XeRW8KL6N2QOxkzgyn8_TnTeRRi-n7bPgCKgB/s1600/IMG-20160327-WA0012.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://3.bp.blogspot.com/-c6c1QXai7Is/Vw_R0w3gxlI/AAAAAAAAB6E/XeRW8KL6N2QOxkzgyn8_TnTeRRi-n7bPgCKgB/s400/IMG-20160327-WA0012.jpg" width="225" /></a></div>
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Il viaggio in <a href="http://valseblog.blogspot.com/search/label/Germania" target="_blank">Germania</a> ha preso molto spazio del blog negli ultimi mesi, quindi è da molto che non mostro le mie sferruzzate. </div>
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Questo è un modello in realtà <b>molto semplice, ma di grande effetto</b>: ho ricevuto complimenti anche da chi ha mani più esperte delle mie. In realtà si usa solo la maglia rasata e il legaccio, anche la parte dello schema che prevede i gettati è più intuitivo di altri diagrammi. </div>
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<br /></div>
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Lo potete trovare su <b>garnstudio.com</b> <a href="http://www.garnstudio.com/pattern.php?id=7022&cid=4" target="_blank">in italiano</a>, taglie da 1 mese a 6 anni. </div>
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<br /></div>
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Io ho usato la taglia 4-5 anni, in modo che mia figlia, che ne ha 2, ci potesse crescere un po'. Sarà che lei è un po' più alta e panzerotta della media, ma, come potete vedere dalla foto, le sta già molto bene. </div>
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Ho cambiato il rosso del modello con un <b>color ocra</b>, molto meno natalizio, ma anche più adatto a diverse situazioni (la foto è stata fatta a Pasqua, la freddina Pasqua amburghese). Il filato è diverso da quello del modello, ma è comunque fra quelli consigliati, per la precisione il n. 2923 di <a href="http://www.garnstudio.com/yarn.php?id=96&cid=4" target="_blank">DROPS Lima</a>.</div>
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<i><u><br /></u></i></div>
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<i><u>Buon lavoro!</u></i></div>
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<br /></div>
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<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05807296975860737547noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3803627306515631464.post-58169107385430299132016-04-26T20:22:00.000+02:002016-04-26T20:22:53.329+02:00Viaggio in Baviera e dintorni, un riepilogo<div style="text-align: justify;">
Ho impiegato <u>11 post</u> per scrivere qualcosa (ma neanche tutto) sul <b>mio viaggio in Germania</b>, ora è giusto mettere un po' d'ordine.</div>
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La regina del viaggio è stata la Baviera e i re della Baviera sono i castelli di Ludwig: di <b>Neuschawnstein</b> e <b>Hohenschwangau</b>, mete della <a href="http://valseblog.blogspot.it/2015/11/viaggio-in-baviera-la-romantische.html" target="_blank">Romantische Strasse</a>, ne avevamo parlato per quanto riguarda <a href="http://valseblog.blogspot.it/2015/08/vacanze-in-baviera-e-dintorni-in-giro.html" target="_blank">viaggiare con i bambini</a> e per <a href="http://valseblog.blogspot.it/2015/08/viaggio-in-baviera-e-dintorni-trekking.html" target="_blank">il trekking (ciabattone)</a>, mentre di <a href="http://valseblog.blogspot.it/2015/10/baviera-le-mete-piu-scenografiche.html" target="_blank">Linderhof</a> avevo più che altro commentato la pacchianità.<br />
<br />
E sempre <a href="http://valseblog.blogspot.it/2015/08/viaggio-in-baviera-e-dintorni-trekking.html" target="_blank">ciabattone</a> era il trekking in giro per l'<b>Algau</b> e nella<b> Foresta Nera</b>. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
Avevo fatto una <a href="http://valseblog.blogspot.it/2015/10/baviera-le-mete-piu-scenografiche.html" target="_blank">breve panoramica</a> di <b>Würzburg</b>, ma l'ho anche <a href="http://valseblog.blogspot.it/2015/08/vacanze-in-baviera-e-dintorni-in-giro.html" target="_blank">ricordata</a> per il divieto di entrare nella Residenz con il passeggino.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-og8Q15uSrzE/Vx-pY-sVXbI/AAAAAAAAB8s/2KAp7Udm9ZcgeDTWHKWMAxt-NKuJkaYqACKgB/s1600/DSCF0517.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="300" src="https://1.bp.blogspot.com/-og8Q15uSrzE/Vx-pY-sVXbI/AAAAAAAAB8s/2KAp7Udm9ZcgeDTWHKWMAxt-NKuJkaYqACKgB/s400/DSCF0517.JPG" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Norimberga</td></tr>
</tbody></table>
<br /></div>
<div style="text-align: start;">
<b style="text-align: justify;">Rothenburg on der Tauber</b><span style="text-align: justify;">, altra meta della </span><a href="http://valseblog.blogspot.it/2015/11/viaggio-in-baviera-la-romantische.html" style="text-align: justify;" target="_blank">Romantische Strasse</a><span style="text-align: justify;">, è famosa per i suoi </span><a href="http://valseblog.blogspot.it/2015/08/vacanze-in-baviera-e-dintorni-in-giro.html" style="text-align: justify;" target="_blank">negozi di giocattoli</a><span style="text-align: justify;">, </span><span style="text-align: justify;">ma io l'ho anche consigliata per ammirare l'</span><a href="http://valseblog.blogspot.it/2015/11/viaggio-in-baviera-e-dintorni-pale.html" style="text-align: justify;" target="_blank">Altare del Sacro Sangue</a><span style="text-align: justify;">, nella chiesa di S. Giacomo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Rottenbuch, Dinkelsbühl e Nördlingen</b> completavano il racconto della <a href="http://valseblog.blogspot.it/2015/11/viaggio-in-baviera-la-romantische.html" target="_blank">Strada Romantica</a>.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Di <b>Bamberga</b> avevo fatto una <a href="http://valseblog.blogspot.it/2015/10/baviera-le-mete-piu-scenografiche.html" target="_blank">breve panoramica</a>, ma mi ero anche soffermata a parlare della sua <a href="http://valseblog.blogspot.it/2016/04/viaggio-in-baviera-e-dintorni-cattedrali.html" target="_blank">cattedrale</a>. Nello <a href="http://valseblog.blogspot.it/2016/04/viaggio-in-baviera-e-dintorni-cattedrali.html" target="_blank">stesso post</a> avevo parlato di <b>Friburgo</b> e <b>Norimberga</b>, oltre che Spira, Worms e Lorsch.<br />
<br />
<a href="http://valseblog.blogspot.it/2015/09/viaggio-in-baviera-laida-bayreuth.html" target="_blank">Bayreuth</a> ha un post tutto per sè, così come <a href="http://valseblog.blogspot.it/2016/04/colmar.html" style="font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 19.2px;" target="_blank">Colmar</a><span style="color: #222222; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="background-color: white; font-size: 12px; line-height: 19.2px;">, sebbene della città alsaziana avevo ricordato l'</span></span><a href="http://valseblog.blogspot.it/2015/11/viaggio-in-baviera-e-dintorni-pale.html" style="font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 19.2px;" target="_blank">Altare di Isenheim</a>. Nello <b style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 19.2px;"><a href="http://valseblog.blogspot.it/2015/11/viaggio-in-baviera-e-dintorni-pale.html" target="_blank">stesso post</a> </b><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 19.2px;">avevo parlato anche del</span><b style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 19.2px;"> coro della cattedrale di Ulm</b><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 19.2px;"> e del magnifico </span><b style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 19.2px;">Altare di Creiglingen. </b><br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 19.2px;">Degli angoli pittoreschi di </span><b style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 19.2px;">Schwabisch Hall </b><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 19.2px;">e di</span><b style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 19.2px;"> Heildeberg ne avevo parlato qui, mentre in </b><a href="http://valseblog.blogspot.it/2016/03/viaggio-in-baviera-e-dintorni-lago-di.html" style="font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 19.2px;" target="_blank">un altro post</a><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 12px; line-height: 19.2px;"> avevo consigliato alcune mete sul <b>Lago di Costanza</b>.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 12px; line-height: 19.2px;"><br /></span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 12px; line-height: 19.2px;"><i><u>Buon viaggio!</u></i></span></div>
</div>
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05807296975860737547noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3803627306515631464.post-37422586416642500372016-04-25T14:37:00.000+02:002016-04-25T14:43:57.150+02:00Buon 25 aprileBuon 25 aprile a chi continua a lottare<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-NrZWyFpH84U/Vx4PYNniFHI/AAAAAAAAB7k/CjLRuf81NWAPtYiSKNdRmyGwsX5TtQU6wCLcB/s1600/partigiane.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="295" src="https://3.bp.blogspot.com/-NrZWyFpH84U/Vx4PYNniFHI/AAAAAAAAB7k/CjLRuf81NWAPtYiSKNdRmyGwsX5TtQU6wCLcB/s400/partigiane.jpg" width="400" /></a></div>
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05807296975860737547noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3803627306515631464.post-77312577294740772052016-04-24T08:20:00.000+02:002016-04-24T08:20:42.996+02:00Colmar<div style="text-align: justify;">
<u>L'ultima tappa del viaggio in Germania</u>... si trova in Francia! <b>Colmar</b> è una bellissima città alsaziana dove è molto piacevole fare una lunga passeggiata per le strade dell'incantevole centro storico, alla ricerca degli edifici più particolari o semplicemente per gironzolare armati di macchina fotografica.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://4.bp.blogspot.com/-WWU3q1QA6W8/Vxxj1o4El2I/AAAAAAAAB64/mWQYnhEJ0-sSVKytPy3dmFD8CAdQFmqIACKgB/s1600/DSCF0614.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="300" src="https://4.bp.blogspot.com/-WWU3q1QA6W8/Vxxj1o4El2I/AAAAAAAAB64/mWQYnhEJ0-sSVKytPy3dmFD8CAdQFmqIACKgB/s400/DSCF0614.JPG" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Colmar, Petit Venice</td></tr>
</tbody></table>
<br />
Il fiore all'occhiello fra i quartieri cittadini è la <b>Petit Venice</b>, la più bella fra le varie piccole venezie incontrate in questa vacanza; è sempre un po' buffo paragonare pochi canali con casette a graticcio a Venezia, ma qui non manca la bellezza.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Colmar vanta orgogliosamente i natali dello scultore <b>Auguste Bartholdi</b>, le cui statue e fontane sono sparse per le piazze di Francia e Stati Uniti, oscurate però dalla fama della sua opera più famosa: la <b>Statua della Libertà</b>. Da qualche parte in città (ma non ho capito dove) esiste anche una copia in piccolo del colosso newyorkese, ma più che altro vale la pena spendere tempo per una visita nella casa natale di Bartholdi, a pochi passi dalla cattedrale.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://4.bp.blogspot.com/-z7soM3M2IlI/Vxxj1jzGc5I/AAAAAAAAB64/aDT9ktF-pQEpVjuFfdiR8s6mV1I20Q_JgCKgB/s1600/DSCF0619.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="https://4.bp.blogspot.com/-z7soM3M2IlI/Vxxj1jzGc5I/AAAAAAAAB64/aDT9ktF-pQEpVjuFfdiR8s6mV1I20Q_JgCKgB/s400/DSCF0619.JPG" width="300" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Colmar, cortile di casa Bartholdi</td></tr>
</tbody></table>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il vero must per gli appassionati d'arte è però il <b>Musée Unterlinden</b>, che custodisce il monumentale <b><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Altare_di_Issenheim" target="_blank">Altare di Isenheim</a></b> di <b>Matthias Grünewald</b>. Nel periodo della mia visita in città il museo era chiuso per restauro, ma non mi posso lamentare perchè l'altare era stato spostato nella bella <b>chiesa gotica dei Domenicani</b>, dove ho avuto la possibilità di vedere la magistrale opera di <b>Grünewald </b>dialogare con l'altro, meno celebre, capolavoro cittadino ovvero la <b><a href="https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Martin_Schongauer_Madonna_in_Rose_Garden.jpg" target="_blank">Madonna del Roseto</a> </b>di <b>MartinSchongauer</b>. Fra le poche opere dell'Underlinden che erano state temporaneamente trasferite nella chiesa, mi rimarrà nel cuore l'enigmatica<b> Malinconia </b>di <b>Cranach il Vecchio. </b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div style="text-align: justify;">
La mia visita si è svolta d'estate, ma mi hanno assicurato che vale la pena godersela anche sotto il periodo natalizio, con la città addobbata a festa e un mercatino di Natale di tutto rispetto. Non vedo l'ora di poter testimoniare di persona quanto mi è stato riportato! ;)</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05807296975860737547noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3803627306515631464.post-79373654991768947492016-04-04T09:40:00.000+02:002016-04-04T09:40:03.115+02:00Viaggio in Baviera (e dintorni): cattedrali<div style="text-align: justify;">
Inizierete a scorgere <b>la cattedrale di Spira</b>, con le sue quattro torri, a chilometri di distanza dalla città. Simbolo del potere imperiale e luogo di sepoltura della dinastia salica, ha dimensioni colossali. La navata centrale, alta 30 m e larga 15, è scandita da pilastri con colonne addossate che sostengono grandi archi ciechi, che a loro volta incorniciano le arcate inferiori e le finestre, creando una raffinata suddivisione in campate, slanciate e maestose, ripresa dagli acquedotti romani. </div>
<div style="text-align: justify;">
Dovete tenere conto che la chiesa è stata <u>in buona parte rifatta </u>e all'interno le poche decorazioni sono quelle tipiche dei santuari ottocenteschi: brutti affreschi dalla retorica esasperante. All'esterno della chiesa da vedere la zona absidale: allungando l'occhio è possibile vedere alcune delle decorazioni originali, che fanno capire che un tempo la chiesa doveva essere molto più bella di così.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://4.bp.blogspot.com/-FwhkQORsBUg/VwIPFogm1WI/AAAAAAAAB4g/soDELj1pIvADkkO-64441MZd9tF4UbR1g/s1600/spira.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="262" src="https://4.bp.blogspot.com/-FwhkQORsBUg/VwIPFogm1WI/AAAAAAAAB4g/soDELj1pIvADkkO-64441MZd9tF4UbR1g/s400/spira.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Cattedrale di Spira<br />Immagine presa da<a href="http://trautelrichter.wordpress.com/"> trautelrichter.wordpress.com</a></td></tr>
</tbody></table>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il <b>Duomo di Worms</b> ripete abbastanza fedelmente lo schema architettonico della cattedrale di Spira. L'arenaria rossa, le torri circolari ed elementi decorativi gotici e barocchi la rendono sicuramente più bella della cattedrale salica. Se reminescenze scolastiche vi faranno ricordare l'importanza politica e religiosa della città, dalle nostre parti è meno conosciuto il fatto che Worms sia <u>la città dei Nibelunghi</u>: questa era la capitale di re Gunther, alla corte del quale Sigfrido giunge per sposarne la sorella, dando inizio alla celebre saga. Da qualche parte lungo il fiume c'è perfino una statua di Hagen che getta il famigerato oro nelle acque del Reno. </div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Non è una cattedrale, ma il <b>Torhalle di Lorsch</b> è comunque un'opera di grande importanza e può facilmente essere compreso in un giro che passi da Spira e Worms. Si tratta della porta dell'abbazia che qui sorgeva ed è uno dei primi esempi di architettura carolingia. La costruzione di nuovi edifici era visto dalla corte franca come un mezzo per ribadire l'importanza della dinastia e per manifestare la sua continuità con l'impero per antonomasia, quello romano. <b>La Porta d'Arroux</b>, in Borgogna, sembra essere il modello diretto del Torhalle, dimostrazione di come l'arco di trionfo romano sia l'idea centrale della costruzione, per il resto dai forti caratteri germanici.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-5_hILzAXow8/VwIY_07Sa7I/AAAAAAAAB4s/JPM5LKsHe8ARcKos6CFeNr124Ogu7di0A/s1600/800px-Kloster_Lorsch_07.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="310" src="https://1.bp.blogspot.com/-5_hILzAXow8/VwIY_07Sa7I/AAAAAAAAB4s/JPM5LKsHe8ARcKos6CFeNr124Ogu7di0A/s400/800px-Kloster_Lorsch_07.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Torhalle di Lorsh<br />Immagine presa da <a href="https://de.wikipedia.org/wiki/Torhalle_Lorsch">Wikipedia.de</a></td></tr>
</tbody></table>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La <b>cattedrale di Friburgo</b> detiene un fascino antico che manca ad altri grandi chiese tedesche, forse perché ogni giorno viene circondata dal mercato di fiori e prodotti agricoli, come se ancora fossimo nel Medioevo, ma è soprattutto l'impianto iconografico a rendere questa chiesa <u>fra le più belle che ho visitato</u>. Le guglie e i <i>gargoyles</i> che decorano l'esterno sono più visibili che in molte altre cattedrali gotiche, rendendo <u>la caccia al miglior mostricillo</u> (il mio grande diletto), particolarmente piacevole.</div>
<div style="text-align: justify;">
La <b>torre campanaria</b>, alta ben 116 metri, giganteggia sulla piazza, fungendo da ingresso. Per quanto mi riguarda la vera meraviglia di Friburgo è qui, ai piedi della torre, fra la vivace piazza e l'austero interno della chiesa. Godetevi le 418 figure policrome di pietra.</div>
<div style="text-align: justify;">
Le <b>splendide vetrate</b> sono in gran parte originali, conservatesi anche grazie al vescovo della città che le nascose durante la Seconda Guerra Mondiale. Finanziate tra il XIII e il XVI secolo dalle corporazioni artigianali della città, dall'università e dalla dinastia imperiale degli Asburgo, ognuno dei quali ha preteso il suo simbolo sulla vetrata donata.</div>
<div style="text-align: justify;">
Splendido anche <b>il coro</b>, per cui si paga un biglietto d'entrata e che fa orari più ridotti rispetto all'apertura della cattedrale. L'altare maggiore è opera di tale Hans Baldung Grien, ma ogni cappella custodisce un capolavoro, fra cui una pala d'altare di <b>Hans Holbein il Giovane</b>.
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://2.bp.blogspot.com/-IOe-K74ZN4k/VwIZsWHy4WI/AAAAAAAAB40/vGCw1P825ykHFyce5uYkXxfkQy5pSQ5GQ/s1600/Bamberger_Reiter_BW_2.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="https://2.bp.blogspot.com/-IOe-K74ZN4k/VwIZsWHy4WI/AAAAAAAAB40/vGCw1P825ykHFyce5uYkXxfkQy5pSQ5GQ/s400/Bamberger_Reiter_BW_2.JPG" width="245" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il Cavaliere di Bamberga<br />Immagine presa da <a href="https://de.wikipedia.org/wiki/Bamberger_Reiter">Wikipedia.de</a></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
Altra imperdibile cattedrale è il <b>Duomo di <a href="http://valseblog.blogspot.it/2015/10/baviera-le-mete-piu-scenografiche.html">Bamberga</a></b>, che accoglie la tomba dell'imperatore <u>Enrico II il Santo e di sua moglie Cunegonda</u>, unici governanti canonizzati del Sacro Romano Impero. Lo <b>splendido sarcofago</b> che ospita le spoglie dei due sovrani fu scolpito da <b>Riemenschneider Tilman</b>, uno dei più grandi scultori tedeschi, autore di alcune <a href="http://valseblog.blogspot.it/2015/11/viaggio-in-baviera-e-dintorni-pale.html">magnifiche pale d'altare</a>. Un'altra importante scultura custodita all'interno della chiesa è l'enigmatico <b>Cavaliere di Bamberga</b>, una vera e propria icona della germanità, erta a proprio simbolo un po' da tutti, dai nazisti ai produttori di birra locali.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>San Lorenzo a Norimberga</b>, splendidamente gotica, deriva in qualche modo dal Duomo di Bamberga e, come questa, custodisce notevoli opere d'arte, fra cui il <b>Saluto angelico</b>, scultura lignea di <b>Veit Stoss</b>, altro grande artista tedesco, e il <b>Ciborio del Santissimo Sacramento</b>, in pietra arenaria, i cui pinnacoli si ergono vertiginosamente fino alle volte della cattedrale, tanto da seguire la curva dell'arco ogivale. Visti i massicci bombardamenti che la città ha subito durante la Seconda Guerra Mondiale la chiesa fu gravemente danneggiata, ma i restauri sono stati massicci e scrupolosi. </div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05807296975860737547noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3803627306515631464.post-26384090331226621292016-03-31T23:36:00.000+02:002016-03-31T23:36:16.283+02:00Viaggio in Baviera e dintorni: Lago di Costanza<div style="text-align: justify;">
Per me che abito da molti anni sul Lago di Como non è che mi sia sdilinquita per il <b>Bodensee</b>, ma alcuni posti sono da visitare. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Reichenau</b> è un isola patrimonio dell'UNESCO. Girando in auto o, meglio, in bici è facile ritrovarsi fra vigne e campi coltivati. Ci sono 3 chiese da visitare, ma la più importante è <b>S. Giorgio</b> con il suo ciclo di affreschi (ma informatevi prima su orari di apertura e visite guidate)</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Mainau</b>, l'isola-giardino, è l'altra isoletta segnalata da tutte le guide turistiche. Il costo di ingresso è poco meno di 20 euro a persona, quindi noi abbiamo rinunciato, sospettando, oltrettutto, che la meraviglia nel descriverla fosse dovuta a occhi nordici, non abituati alla vegetazione del clima mediterraneo. Comunque dopo le 5 il costo del biglietto è dimezzato. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Costanza</b> è una città vivace con tanti negozi e un piacevole lungolago. Non vale la pena di una deviazione, ma da qui partono tanti battelli, se dovete prenderne uno allora la passeggiata in città è consigliata<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://4.bp.blogspot.com/-sDB7Nv48O-0/Vv2X83_AX2I/AAAAAAAAB3g/SzcVnDvUSgIs3royd89wzNatdY3JAa0Cg/s1600/DSCF0262.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="300" src="https://4.bp.blogspot.com/-sDB7Nv48O-0/Vv2X83_AX2I/AAAAAAAAB3g/SzcVnDvUSgIs3royd89wzNatdY3JAa0Cg/s400/DSCF0262.JPG" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Meersburg</td></tr>
</tbody></table>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La <b>Basilika Birnau</b> è una bellissima chiesa barocca immersa tra le vigne di fronte al lago. Dall'esterno sembra più un palazzo che una chiesa, l'interno è stupendamente stuccato. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Meersburg</b> è un graziosissimo paese sul lago, La parte alta, dominata dal castello, sembrerebbe ancora nel medioevo, se non fosse per i negozi di <i>souvenir</i>. Giù per una ripida discesa si arriva alla parte bassa, che con tutti quei bar e ristoranti invita ad una sosta mangereccia. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Bregenz </b>è sulla breve costa austriaca del lago. In tutto il mondo è conosciuta per il suo <b>festival musicale</b>, il cui palcoscenico principale, dedicato all'opera lirica, è innalzato direttamente sulle acque del lago, creando <u>un fortissimo impatto scenografico</u>. Ogni due anni la monumentale struttura viene cambiata in base all'opera rappresentata. Quest'anno è stata inaugurata la Turandot, che verrà rappresentata anche nell'estate del 2016. Se andate in questo arco di tempo la Grande Muraglia cinese dell'allestimento dovrebbe ancora giganteggiare sul lago. </div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05807296975860737547noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3803627306515631464.post-33740380641890032892016-03-23T17:04:00.000+01:002016-03-23T17:04:23.869+01:00A te svelai tutto il mio cor<div style="background-color: #fb5e53; margin: 7px; padding: 4px;">
<b>Roberto Devereux, Teatro Carlo Felice di Genova, 20 marzo 2016</b></div>
<br />
<table cellpadding="4" cellspacing="0" style="width: 550px;"><tbody>
<tr><td><b>Regina Elisabetta</b></td><td>Mariella Devia</td></tr>
<tr><td><b>Roberto Devereux</b></td><td>Stefan Pop</td></tr>
<tr><td><b>Duca di Nottingham</b></td><td>Mansoo Kim</td></tr>
<tr><td><b>Sara</b></td><td>Sonia Ganassi</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table cellpadding="4" cellspacing="0" style="width: 550px;"><tbody>
<tr><td><b>Direttore</b></td><td>Francesco Lanzillotta</td></tr>
<tr><td><b>Regia</b></td><td>Alfonso Antoniozzi</td></tr>
<tr><td><b>Scene</b></td><td>Monica Manganelli</td></tr>
<tr><td><b>Costumi</b></td><td>Gianluca Falaschi</td></tr>
<tr><td><b>Maestro del Coro</b></td><td>Pablo Assante</td></tr>
<tr><td><b>Coro Teatro Carlo Felice</b></td></tr>
<tr><td><b>Orchestra Teatro Carlo Felice</b></td></tr>
<tr><td colspan="2"><b>Nuovo allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice - Fondazione Teatro La Fenice e Fondazione Teatro Regio di Parma</b></td></tr>
</tbody></table>
<div>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<u style="text-decoration: underline;"><b>Mariella Devia</b> è nata per cantare Donizetti</u>, se poi si trova pure in stato di grazia l'emozione fino alle lacrime è assicurata. </div>
<u>
</u>
<div style="text-align: justify;">
Il pubblico era già entusiasta prima ancora che si incominciasse, sulla fiducia. Fiducia molto ben riposta perché è stato tutto oltre le già alte aspettative. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Bella la regia di <b>Alfonso Antoniozzi</b> che ci offre un Seicento maestoso pur nella scenografia essenziale di <b>Monica Manganelli</b>: un grande palco al centro della scena (teatro e patibolo, cos'altro può rappresentare meglio il periodo elisabettiano?) con pannelli goticheggianti e trono della regina semoventi che cambiano aspetto allo spazio con poche mosse. Menzione d'onore anche ai costumi di <b>Gianluca Falaschi</b>, che veste il coro di nero, uomini e donne tutti uguali e mascherati, e fa risaltare una Elisabetta regalmente d'oro vestita all'inizio dell'opera, così come stanca e anziana reggitrice delle sorti del mondo alla fine.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://2.bp.blogspot.com/-ajRY6-omL3s/VvK9YWm-dAI/AAAAAAAABhY/PdmQ-v4KJjcjJ29zG8dh28KMhZKt4PXwQ/s1600/roberto-devereux-mariella-devia-.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="326" src="https://2.bp.blogspot.com/-ajRY6-omL3s/VvK9YWm-dAI/AAAAAAAABhY/PdmQ-v4KJjcjJ29zG8dh28KMhZKt4PXwQ/s640/roberto-devereux-mariella-devia-.jpg" width="540" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Immagine rubata da <a href="http://www.ligurianotizie.it/">Ligurianotizie.it</a></td></tr>
</tbody></table>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<u><br /></u>
<u>Gli interpreti bravissimi hanno infiammato il pubblico</u>. Ogni pezzo chiuso è stato applaudito anche per qualche minuto e in tutta onestà c'era anche chi applaudiva a caso, ben lungi dalla fine del brano. </div>
<div style="text-align: justify;">
La Duchessa di <b>Sonia Ganassi</b> è ovviamente una garanzia, l'unica che sembra provenire dallo stesso pianeta della Devia, anche se ha dovuto lasciare il trono alla Regina. E se i due interpreti maschili devono ancora sbocciare del tutto sono stati molto bravi e giustamente applauditissimi: <b>Stefan Pop</b> un convincente Roberto e <b>Mansoo Kim</b> nel ruolo di Nottingham. Il duetto di quest'ultimo con la Ganassi mi ha estasiato: sarà che non posso fare a meno di tifare per il Duca che prima canta accorato di "<i>puro cor degli angioli</i>" e di "<i>santa voce d'amistà</i>" e poi si ritrova cornuto, però io di quel duetto avrei chiesto pure il bis, non avessi peccato di lesa maestà. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>E poi lei, Mariella Devia, sublime, tragica, regale, struggente. Perfetta. </b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Non resta altro che inchinarsi. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05807296975860737547noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3803627306515631464.post-11723010665968052962016-01-30T12:04:00.001+01:002016-01-30T12:04:55.750+01:00Gioventù mia, tu non sei morta<div style="background-color: #fb5e53; margin: 7px; padding: 4px;">
<b>La Bohème, Teatro Sociale di Como, 24 gennaio 2016</b></div>
<br />
<table cellpadding="4" cellspacing="0" style="width: 550px;"><tbody>
<tr><td><b>Mimì</b></td><td>Maria Teresa Leva</td></tr>
<tr><td><b>Rodolfo</b></td><td>Matteo Falcier</td></tr>
<tr><td><b>Marcello</b></td><td>Sergio Vitale</td></tr>
<tr><td><b>Musetta</b></td><td>Francesca Sassu</td></tr>
<tr><td><b>Colline</b></td><td>Fabrizio Beggi</td></tr>
<tr><td><b>Schaunard</b></td><td>Paolo Ingrasciotta</td></tr>
<tr><td><b>Benoit/Alcindoro</b></td><td>Paolo Maria Orecchia</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table cellpadding="4" cellspacing="0" style="width: 550px;"><tbody>
<tr><td><b>Direttore</b></td><td>Carlo Goldstein</td></tr>
<tr><td><b>Regia</b></td><td>Leo Muscato</td></tr>
<tr><td><b>Scene</b></td><td>Federica Parolini</td></tr>
<tr><td><b>Costumi</b></td><td>Silvia Aymonino</td></tr>
<tr><td><b>Maestro del Coro</b></td><td>Antonio Greco</td></tr>
<tr><td><b>Coro OperaLombardia</b></td></tr>
<tr><td><b>Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano</b></td></tr>
<tr><td><b>Coproduzione Teatri di OperaLombardia</b></td></tr>
<tr><td><b>Allestimento del Macerata Opera Festival</b></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Tutti abbiamo avuto vent'anni e a quell'età quasi tutti eravamo innamorati e in molti squattrinati. Credo sia per questo che per un regista è una tentazione troppo forte cercare di attualizzare <b><i>la Bohème</i></b>, nonostante la trama preveda ogni 5 minuti un particolare che diventa <u>tremendamente anacronistico</u> se si spostano gli avvenimenti anche di poco. Però alcune regie riescono bene e bisogna ammettere che questa di <b>Leo Muscato</b>, che trasferisce la vicenda durante il '68 parigino, se la cava piuttosto bene.<br />
<br />
Dirò che all'inizio era proprio soddisfatta e avevo un sorrisetto ebete stampato in faccia, grazie soprattutto agli interpreti dei nostri quattro <i>bohémiens</i>, che rispetto ai maggiori interpreti di quest'opera hanno un vantaggio piccolo ma apprezzabile: <u>sono giovani</u>. Non è che essere giovani sia preferibile ad avere la voce di Armiliato, però devo ammettere che è stato divertente veder fare goliardate a chi ha qualche anno meno di me e da quel punto di vista è più credibile di chi ne ha qualcuno in più.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/--dxjtjLb8t4/VqyUHEPWjHI/AAAAAAAABXE/__RQ-eLGSb8/s1600/LA-BOHEME.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="325" src="http://4.bp.blogspot.com/--dxjtjLb8t4/VqyUHEPWjHI/AAAAAAAABXE/__RQ-eLGSb8/s320/LA-BOHEME.jpg" width="540" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Un Momus discotecaro. Immagine rubata dal <a href="http://www.teatrosocialecomo.it/stagione-notte/lirica/">sito ufficiale</a> del Teatro.</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
Per dovere di cronaca devo riportare che sia Rodolfo-<b>Matteo Falcier</b> che Mimì-<b>Maria Teresa Leva</b> hanno preso delle stecchuccette, che però ho perdonato perchè nel complesso sono stati bravi e appassionati. Ottime interpretazioni per Marcello-<b>Sergio Vitale</b>, Musetta-<b>Francesca Sassu</b> e Colline-<b>Fabrizio Beggi</b> che se l'è cavata egregiamente con la <b><i>Vecchia zimarra</i></b>.<br />
<br />
Unica vera pecca della regia è stata la morte di Mimì. In ospedale. Mimì muore in ospedale, in sottoveste. In sottoveste e manicotto. Ho perdonato anche questo. </div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05807296975860737547noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3803627306515631464.post-7599029706579794892016-01-22T11:50:00.001+01:002016-01-22T11:50:33.507+01:00Lo scultore ritrovato<div style="text-align: justify;">
Non una grande mostra, ma comunque imperdibile quella dedicata ad <b>Adolfo Wildt</b> alla <b>GAM di Milano</b>. Imperdibile perchè Wildt è un grande della scultura italiana, condannato alla <i>damnatio memoriae</i> a causa della sua entusiastica adesione al fascismo. E imperdibile perché in poche sale riesce a ripercorrere le fasi salienti della sua carriera, dagli esordi alle opere dei suoi allievi, fra cui <u>Lucio Fontana</u>. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-Iw9PzeGLbVM/VqIId5b2Q2I/AAAAAAAABWg/PC9jjWLUgCw/s1600/wildt2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="225" src="http://4.bp.blogspot.com/-Iw9PzeGLbVM/VqIId5b2Q2I/AAAAAAAABWg/PC9jjWLUgCw/s400/wildt2.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Immagine rubata da <a href="http://www.reggiani.it/">reggiani.it</a></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Si viene sedotti dalla forza del chiaroscuro nella sala dominata dal <b><i>Vir Temporis Acti</i></b> , dalla grazia estatica delle sculture raffiguranti <b><i>S. Lucia</i></b> e <b><i>S. Francesco</i></b>, dai meravigliosi (e per me sconosciuti) disegni, dalla dolcezza delle sculture dedicate alla maternità. </div>
<div style="text-align: justify;">
Alla fine la sala meno interessante è proprio quella dei ritratti, quelli per cui Wildt è più conosciuto, ma che convincono meno. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Volendo, si può continuare ad ammirare le opere dell'artista milanese in giro per la città, con un percorso segnato nel catalogo della mostra e che inizia proprio nei giardini della GAM. Peccato che quando sono uscita dalla mostra, intorno alle 16.30, i giardini chiudevano e addio. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Compreso nel biglietto (<u>solo 5 euro</u>, da leccarsi i baffi!) anche la visita alla collezione permanente del museo, che comprende il meglio dell'arte italiana dell'Ottocento e inizio Novecento: <u>Medardo Rosso, Tranquillo Cremona e Giovanni Segantini</u>, fra cui <b><i>Le due madri</i></b>, che mi commuove sempre. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Consiglio a tutti di farsi un giro su <a href="http://www.artslife.com/2015/11/30/speciale-adolfo-wildt-alla-gam-di-milano-lo-strazio-della-materia/">ArtsLife</a> per alcune belle immagini della mostra e un'intervista alla curatrice.</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05807296975860737547noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3803627306515631464.post-19852843543592726172016-01-20T17:00:00.000+01:002016-01-20T17:38:08.307+01:00Ti chiedo il bis e tu lo sai di che<div style="background-color: #fb5e53; margin: 7px; padding: 4px;">
<b>Rigoletto, Teatro alla Scala, 17 gennaio 2016</b></div>
<br />
<table cellpadding="4" cellspacing="0" style="width: 550px;"><tbody>
<tr><td><b>Rigoletto</b></td><td>Leo Nucci</td></tr>
<tr><td><b>Il Duca di Mantova</b></td><td>Vittorio Grigolo</td></tr>
<tr><td><b>Gilda</b></td><td>Nadine Sierra</td></tr>
<tr><td><b>Sparafucile</b></td><td>Carlo Colombara</td></tr>
<tr><td><b>Maddalena</b></td><td>Annalisa Stroppa</td></tr>
<tr><td><b>Monterone</b></td><td>Giovanni Furlanetto</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table cellpadding="4" cellspacing="0" style="width: 550px;"><tbody>
<tr><td><b>Direttore</b></td><td>Nicola Luisotti</td></tr>
<tr><td><b>Regia</b></td><td>Gilbert Deflo</td></tr>
<tr><td><b>Scene</b></td><td>Ezio Frigerio</td></tr>
<tr><td><b>Costumi</b></td><td>Franca Scarciapino</td></tr>
<tr><td><b>Coro del Teatro alla Scala</b></td></tr>
<tr><td><b>Orchestra del Teatro alla Scala</b></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Non c'è persona oggi alla Scala che non parli del miracolo: alla prima del Rigoletto <b>Leo Nucci</b> ha concesso il bis. Che Nucci senza il bis di <i><b>Si, vendetta</b></i> non ci possa stare è risaputo, ma <u>nel tempio della lirica i bis sono proibiti</u> dai tempi di Toscanini, almeno ufficialmente. A parole tutti concordi: figurati se succede anche oggi. Ma perché non sperarlo?</div>
<div style="text-align: justify;">
Ok, in realtà nel <i>foyer</i> ho sentito parlare anche di ciccioli e di come si debba usare la carne del <i>pover purscel</i> (nel senso del maiale), ma è la mia prima volta alla Scala, mi sono concessa un <i>incipit </i>più glorioso.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Uno spettacolo degno delle mie migliori aspettative: quasi tutto perfetto e del quasi che perfetto non era non dirò nulla, perché sono ancora in stato di grazia.</div>
<div style="text-align: justify;">
Rigoletto non solo è storpio e gobbo, ma ha pure un ingombrante gemello siamese di nome Leo Nucci. Dopo più di 500 volte che interpreta il ruolo, l'ha assimilato, inglobato e fagocitato. Il Rigoletto di Nucci è <b>IL</b> Rigoletto e l'unico difetto che si può imputare al baritono bolognese è quello di esserne ben conscio.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-V5hybVI53vA/Vp-DwzTaykI/AAAAAAAABVo/Nbshdfi6bUc/s1600/rigoletto.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="325" src="http://3.bp.blogspot.com/-V5hybVI53vA/Vp-DwzTaykI/AAAAAAAABVo/Nbshdfi6bUc/s400/rigoletto.jpg" width="540" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Immagine rubata da <a href="http://milano.repubblica.it/">milano.repubblica.it</a></td></tr>
</tbody></table>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Vittorio Grigolo</b> sembra nato per fare il Duca di Mantova, così a suo agio per vocalità e interpretazione che a vederlo su quel comodo tavolone, mentre cantava birichino <b><i>Bella figlia dell'amore</i></b>, pure a me sono venuti pensierini birichinissimi. Applausone dopo <b><i>La donna è mobile;</i></b> solitamente mi infastidisce, oggi mi sono sperticata anch'io.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Menzione d'onore alla bravissima <b>Nadine Sierra</b>, al suo debutto scaligero. Non solo vocalmente perfetta, ma, per niente intimidita, ha saputo tenere a bada due mattatori schiacciasassi come Nucci e Grigolo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Finisco ricordando che <b>Carlo Colombara</b> era al suo debutto come Sparafucile; ovviamente all'altezza, anche se non ha l'esatta voce che il ruolo comanda. Ma mica ci lamentiamo, ha una delle voci più belle dell'universo!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E poi com'è andata con la storia del bis? L'ha fatto! Col consenso di Pereira, miracolosamente apparso in barcaccia giusto per il secondo atto, che allarga le braccia e dà la sua approvazione. </div>
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<br /></div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05807296975860737547noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3803627306515631464.post-49125521412437826982015-12-08T08:33:00.000+01:002015-12-08T08:33:59.020+01:00Un ballo in maschera senza il ballo in maschera<div style="text-align: justify;">
Il 15 aprile 1865 <b>Abraham Lincoln</b> veniva assassinato. Il luogo era il <b>Teatro Ford</b> di Washington. L'assassino era <b>John Wilkes Booth</b>, uno dei più stimati attori dell'epoca. Da tempo cospirava per rapire o uccide il presidente e capì subito che quella sera era la sua occasione. Era in scena <i><b>Our American Cousine</b></i>, brillante commedia in cui un ruspante americano incontra i suoi compassati parenti inglesi per rivendicare le sue proprietà. Booth non faceva parte della compagnia che si stava esibendo, ma conosceva bene quel teatro, quasi una seconda casa. Faceva parte di una famiglia di attori, fin dalla nascita sapeva riconoscere il momento in cui l'attenzione degli spettatori è rapita verso il palcoscenico. Infatti quella sera aspettò il climax dello spettacolo, aspettò il monologo del protagonista, dalla irresistibile comicità, entrò nel palco presidenziale e sparò alla testa dell'uomo che riuscì a far abolire la schiavitù negli Stati Uniti d'America. </div>
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<br /></div>
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Spero di essere stata degna di Carlo Lucarelli nel racconto dell'avvenimento, ma perché l'ho scritto? Tanto per mettere in chiaro che Booth aveva una sensibilità molto più acuta verso il perfetto <i>coupe de theatre</i> rispetto a <b>Nicola Berloffa</b>. Un ballo in maschera del Teatro Sociale è stata una delle regie più fastidiose che abbia visto, dimostrazione che non c'è bisogno di essere provocatori per essere molesti, basta fare le cose <i>ad minchiam canis</i>. Sicuramente la mia scarsa salute di quella sera non ha aiutato ad apprezzare ciò che c'era di buono nella recita, tanto che ho deciso di andarmene alla fine del secondo atto, perdendomi il ballo in maschera. Per questo è inutile fare una recensione vera e propria, ma questo è uno di quei casi in cui le scelte registiche rovinano le<i> performance</i> degli artisti: la scenetta di Lincoln che viene ucciso uccide l'<i>ouverture</i>, Oscar vestit@ per la caccia alla volpe (?!?!?!??) con tanto di frustino orgogliosamente agitato distrae da tutto il resto e Ulrica che fa la maglia mentre invoca Satana concentra l'attenzione <b>sulla sciarpetta della Roma</b>. <br />
<br /></div>
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="400" mozallowfullscreen="" src="https://player.vimeo.com/video/54716235" webkitallowfullscreen="" width="500"></iframe> <br />
<a href="https://vimeo.com/54716235">IL TRIO Marchesini Solenghi Lopez - ridoppiaggio comico dei film "Quo Vadis" e "Via col vento"</a> from <a href="https://vimeo.com/user15020356">Messer Cappellaio</a> on <a href="https://vimeo.com/">Vimeo</a>.<br />
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Rinuncio quindi a parlare dei cantanti, troppo infastidita per apprezzare chiunque.
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05807296975860737547noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3803627306515631464.post-25066106610676277362015-11-07T08:07:00.001+01:002015-11-07T08:07:26.567+01:00Viaggio in Baviera: la Romantische Strasse<div style="text-align: justify;">
La <b>Romantische Strasse</b> è il percorso turistico più famoso della Germania, si snoda fra boschi, campi coltivati e prati per l'allevamento, arrivando in belle cittadine con case a graticcio e chiese gotiche. Pur non seguendo l'itinerario consigliato, mi sono imbattuta spesso nelle sue tappe. Ecco quelle imperdibili.</div>
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<b>Schwangau</b> è uno dei paesi più turistici della Germania, visto che da qui partono le visite per il fiabesco castello di <b>Neuschwanstein</b>. Ne avevamo già parlato sia per quanto riguarda le sue <a href="http://valseblog.blogspot.it/2015/10/baviera-le-mete-piu-scenografiche.html">romantiche vedute</a>, sia per la possibilità che il paese offre di fare <a href="http://valseblog.blogspot.it/2015/08/viaggio-in-baviera-e-dintorni-trekking.html">passeggiate di varie difficoltà</a> nei boschi amati da Ludwig II.</div>
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<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-U8aqhyFnc-g/VjXQUZXbllI/AAAAAAAABQ4/HqZPTnX-hkg/s1600/DSCF0338.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="http://4.bp.blogspot.com/-U8aqhyFnc-g/VjXQUZXbllI/AAAAAAAABQ4/HqZPTnX-hkg/s400/DSCF0338.JPG" width="300" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Chiesa dall'Abbazia dei Canonici Agostiniani di Rottenbuch.<br />
Particolare del transetto. </td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<b>Rottenbuch </b>non è un paesino attraente, ma la <b>chiesa dell'Abbazia dei Canonici Agostiniani</b> è un gioiello da non perdere. I lavori di rinnovo fatti da <b>Joseph e Franz Xaver Schmuzer</b> la rendono un capolavoro assoluto dell'arte rococò: stucchi bianchi e dorati incorniciano gli affreschi di <b>Matthäus Günther</b> e le pareti rosa della chiesa in un <i>horror vacui</i> ispirato. <u>La sosta è consigliatissima</u>, anche a chi non ama il rococò; potreste ricredervi. </div>
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Nördlingen e Dinkelsbühl sono due bei paesi medievali, ideali per una bella passeggiata. <b>Dinkelsbühl</b> gode di un centro storico fra i più belli della Germania, mentre <b>Nördlingen</b> ha la particolarità di sorgere al centro di una valle creata da un enorme asteroide caduto sulla terra 15 milioni di anni fa. Geologicamente la valle quindi è molto particolare, ma ormai la forma del cratere non è più visibile nemmeno salendo sul campanile della chiesa di <b>S. Giorgio</b>, da cui comunque si gode di un bel panorama.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<b>Rothenburg ob der Tauber </b>è il tipico paese tedesco medievale, proprio quello fotografato su tutte le guide e le cartoline (esistono ancora!). In effetti è davvero molto bello e il massiccio turismo non disturba più di tanto, sarà che invece dei soliti negozi di <i>souvernir</i> Rothenburg si è specializzato in <b>negozi di giocattoli</b> (ne avevamo già parlato <a href="http://valseblog.blogspot.it/2015/08/vacanze-in-baviera-e-dintorni-in-giro.html">qua</a>). Non mancano attrazioni più adulte, la chiesa di S. Giacomo custodisce alcuni capolavori dell'arte lignea, fra cui lo splendido <b><a href="http://valseblog.blogspot.it/2015/11/viaggio-in-baviera-e-dintorni-pale.html">Altare del Sacro Sangue</a></b> di <b>Tilman Riemenschneider</b>.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Altro capolavoro dello stesso autore, l'<b><a href="http://valseblog.blogspot.it/2015/11/viaggio-in-baviera-e-dintorni-pale.html">Altare della Vergine Maria</a></b>, vale da solo la sosta a <b>Creglingen</b>, dove però è quasi più segnalato il <b>Museo dei Ditali</b>. Evidentemente esistono appassionati.</div>
<div style="text-align: justify;">
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<b>Würzburg</b> è l'ultima tappa ufficiale della <u>Romantische Strasse</u> e anche l'ultima tappa qui consigliata. Della bellezza della città ne avevamo <a href="http://valseblog.blogspot.it/2015/10/baviera-le-mete-piu-scenografiche.html">già parlato qua</a>. </div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05807296975860737547noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3803627306515631464.post-91289118855408572112015-11-04T18:05:00.000+01:002015-11-04T18:05:49.322+01:00Viaggio in Baviera e dintorni: pale d'altare e capolavori lignei<div style="text-align: justify;">
Esistono posti, in Germania, che vale la pena raggiungere anche solo per ammirare degli splendidi capolavori all'interno delle chiese.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-Gm3E4QOSY4I/VjR04AXaxRI/AAAAAAAABP4/k4qMLAktXKo/s1600/109179220.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="261" src="http://3.bp.blogspot.com/-Gm3E4QOSY4I/VjR04AXaxRI/AAAAAAAABP4/k4qMLAktXKo/s400/109179220.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Stalli del Coro nel Duomo Di Ulm, lato delle Sibille<br />
Immagine rubata da <a href="http://www.panoramio.com/photo/109179220">qui</a></td></tr>
</tbody></table>
<b>Ulm</b> (Ulma in italiano) è una cittadina non troppo bella, le cui attrattive turistiche sono l'ex quartiere dei pescatori, pieno di locali notturni ma un po' smorto di giorno, e il maestoso duomo, orgoglio cittadino. La sua torre fu progettata nel Medioevo ma portata a termine solo nel 1890 ed è tuttora la torre più alta d'Europa (161, 53 metri). Sebbene sia indubbiamente possente devo dire che la cattedrale non mi è particolarmente piaciuta, forse perchè manca della longilinea eleganza di altre chiese gotiche. </div>
<div style="text-align: justify;">
Quello di cui mi sono innamorata è invece <b>il coro</b>, opera di <b>Jörg Syrlin il Vecchio</b>, che si è probabilmente ritratto nell'anonimo busto che è posto all'inizio della fila di scranni rappresentati figure maschili. Infatti gli 89 scranni, intagliati in legno di rovere, sono divisi in due lati, uno rappresenta gli uomini illustri della classicità, mentre l'altro raffigura diverse Sibille. La prima di queste avrebbe le fattezze della moglie di Syrlin. Ma gli splendidi busti non sono l'unica cosa da ammirare: il coro è costruito su un'infinita teoria di guglie, cariatidi e rilievi raffiguranti figure umane, animali, mostri e mostricilli. Davvero l'opportunità di <u>ammirare una cattedrale gotica in miniatura</u>.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Creiglingen</b> è un ridente paesino sul fiume Tauber. Non so quanti lo visitino, perchè si può andare diretti alla <b>Herrgottskirche</b>, fuori città, che sorge in mezzo a un romantico cimitero. Qui dentro c'è forse il più grande capolavoro dell'arte lignea tedesca: l'<b>altare dedicato alla Madonna</b> creato da <b>Tilman Riemenschneider </b>agli inizi del XI secolo.<br />
<table cellpadding="10" cellspacing="5" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-jej2JEFwqlM/VjR2D0qYtTI/AAAAAAAABQI/umsz0X6Tujo/s1600/753cf7f8359eb96ce3ce5dad4c75914c.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="http://1.bp.blogspot.com/-jej2JEFwqlM/VjR2D0qYtTI/AAAAAAAABQI/umsz0X6Tujo/s400/753cf7f8359eb96ce3ce5dad4c75914c.jpg" width="302" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Altare della Vergine Maria, particolare dell'Assunzione della Vergine<br />
Immagine rubata da <a href="https://www.flickr.com/photos/24364447@N05/7808690610/">qui</a></td></tr>
</tbody></table>
Quasi fuori scala per una chiesa così piccola, la raffinata struttura gotica del retablo si innalza con pinnacoli e arabeschi. Nella tradizione dei <b><i>Flügelaltäre</i></b>, la scena centrale (l'Assunzione della Vergine) è raffigurata a tutto tondo, mentre ante e predella rappresentano scene della vita di Maria con figure in rilievo. La scelta di non dipingere la pala, ma lasciare il legno col suo colore naturale, rivela un gusto rinascimentale, riscontrabile anche nella composizione delle figure. Anche qui si nasconde l'autoritratto dell'autore, sebbene più discreto di Syrlin: è l'uomo ai piedi del giovane Gesù nella scena raffigurante il ritrovamento al Tempio. </div>
<div style="text-align: justify;">
Il momento migliore in cui godere di tanta bellezza sembra essere il 15 agosto, quando la Vergine assunta in cielo viene illuminata dalla luce del sole che entra dalle finestre. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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Riemenschneider è un personaggio storico molto interessante. Affiancando la carriera politica a quella artistica, divenne Borgomastro di Würzburg nel 1520. Prese le parti dei rivoltosi nella cosiddetta Guerra dei Contadini del 1525 e dopo la sconfitta di questi, venne imprigionato e torturato; subì la confisca di tutti i suoi beni e una <i>damnatio memoriae</i> che durò secoli, fino alla riscoperta del suo genio artistico nel XIX secolo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
L'altro suo grande capolavoro è considerato l'<b>Altare del Sacro Sangue</b>, nella chiesa di S. Giacomo a <b>Rothenburg ob der Tauber</b>. Questa splendida opera custodisce la reliquia del Preziosissimo Sangue di Gesù, posta nell'ampolla al centro della croce che due angeli reggono nel punto di raccordo fra la sottostante scena principale (l'Ultima Cena) e la sommità del retablo col Cristo Sofferente.<br />
Nella stessa chiesa sono custodite altre belle pale d'altare, che però vi consiglio di vedere prima, altrimenti non reggono il confronto.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-kl3sDwVWRME/VjUtb03YlII/AAAAAAAABQk/rmBqUiN5TmA/s1600/riemenschneider-holy-blood-altar.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="286" src="http://2.bp.blogspot.com/-kl3sDwVWRME/VjUtb03YlII/AAAAAAAABQk/rmBqUiN5TmA/s400/riemenschneider-holy-blood-altar.JPG" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Particolare dell'Altare del Sacro Sangue<br />
Immagine rubata da <a href="http://www.visual-arts-cork.com/sculpture/tilman-riemenschneider.htm">visual-arts-cork.com</a></td></tr>
</tbody></table>
<br />
Per ammirare uno dei più grandi capolavori dell'arte tedesca (e mondiale) bisogna passare oltre gli attuali confini della Germania e andare a <b>Colmar</b>, nell'Alsazia. Qui, nel <b>Musée d'Unterlinden</b>, è conservato l'<b>Altare di Isenheim</b> di <b>Matthias Grünewald</b>. Meritando un post tutto per lui, qui lo nomino solo, in modo che gli appassionati d'arte che girano la Germania non si scordino della sua esistenza solo perchè si trova in terra francese.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-twta6gU4Ux8/VjUrlVvJhsI/AAAAAAAABQY/tpMnUGpUcHI/s1600/the-crucifixion-detail-from-the-isenheim-altarpiece.jpg%2521Blog.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="353" src="http://3.bp.blogspot.com/-twta6gU4Ux8/VjUrlVvJhsI/AAAAAAAABQY/tpMnUGpUcHI/s400/the-crucifixion-detail-from-the-isenheim-altarpiece.jpg%2521Blog.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Particolare dell'Altare di Isenheim<br />
Immagine rubata da <a href="http://www.wikiart.org/en/matthias-gr-newald/the-crucifixion-detail-from-the-isenheim-altarpiece">wikiart.org</a></td></tr>
</tbody></table>
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05807296975860737547noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3803627306515631464.post-41411740259804132002015-10-31T21:26:00.000+01:002015-10-31T21:28:03.854+01:00Dintorni della Baviera: le mete più scenografiche<div style="text-align: justify;">
Dopo il <a href="http://valseblog.blogspot.it/2015/10/baviera-le-mete-piu-scenografiche.html">podio bavarese</a>, ecco altre interessanti mete "da cartolina", questa volta nel Baden-Württemberg.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Schwabisch Hall</b> si trova, come il nome orgogliosamente ricorda, nella regione storica della Svevia (Schwaben). Il pezzo forte della città è la maestosa <b>piazza del mercato</b>, così scenografica da servire spesso come sfondo per opere teatrali. La piazza si sviluppa in salita, circondata da case a graticcio e edifici barocchi, convergendo prospetticamente verso la lunghissima scalinata della chiesa di <b>Sankt Michael</b>.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-iLE9lhVfIA0/ViyLleX3VWI/AAAAAAAABN4/_gTXFqh64kQ/s1600/schwaebisch-hall-open-air-theatre-festival.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="255" src="http://2.bp.blogspot.com/-iLE9lhVfIA0/ViyLleX3VWI/AAAAAAAABN4/_gTXFqh64kQ/s400/schwaebisch-hall-open-air-theatre-festival.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il teatro all'aperto di Schwabish Hall, dal sito <a href="https://www.stuttgart-tourist.de/en/search-book/e-schwaebisch-hall-open-air-theatre-festival">www.stuttgart-tourist.de</a></td></tr>
</tbody></table>
<br />
D'altronde la vocazione teatrale della città, oltre che da una fedele copia del <u>Globe londinese</u>, è testimoniata dal teatro dei burattini e perfino da degli spettacolini di automi, posti qua e là nelle edicole della città; ce n'è anche uno nella casa del boia, a metà del <u>Henkersbrücke</u>.</div>
<div style="text-align: justify;">
Noi siamo capitati di domenica, quando tutti i negozi erano chiusi, ma la città era comunque molto viva, con orde di persone riversati nelle gelaterie e lungo la passeggiata dai <b>ponti di legno</b> sul fiume Kacher , da cui si gode una bella vista sul centro storico.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-RYhPOOAwFlM/ViyNvOmcipI/AAAAAAAABOs/ExlDe4NghCA/s1600/DSCF0634.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="300" src="http://2.bp.blogspot.com/-RYhPOOAwFlM/ViyNvOmcipI/AAAAAAAABOs/ExlDe4NghCA/s400/DSCF0634.JPG" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Rovine del castello di Staufen</td></tr>
</tbody></table>
<br />
Piccola e graziosa è <b>Staufen,</b> al confine con la Francia, dove la birra non è amata quanto il buon vino locale. La passeggiata in città è piacevole, anche perchè, come Friburgo, gli antichi canali di scolo all'aperto rinfrescano l'ambiente. Scenografico il castello diroccato in mezzo alle vigne, che domina la cittadina. Va bene, non varrà una deviazione, ma se si è nei dintorni è molto consigliata. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-GyvZAVwnRrI/ViyNvDcFDmI/AAAAAAAABOs/iVQ9E-3bB5M/s1600/DSCF0580.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="300" src="http://4.bp.blogspot.com/-GyvZAVwnRrI/ViyNvDcFDmI/AAAAAAAABOs/iVQ9E-3bB5M/s400/DSCF0580.JPG" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Castello di Heidelberg, cortile interno</td></tr>
</tbody></table>
<br />
La splendida <b>Heidelberg</b> è la regina degli scorci da cartolina: il castello domina la città, adagiata lungo il fiume Neckar. Il castello non a caso <u>mandava in brodo di giuggiole gli artisti romantici</u>, primo fra tutti Goethe: imponenti bastioni distrutti da bombardamenti, raffinate facciate tardo-rinascimentali in arenaria rosa che si stagliano contro il cielo azzurro, armoniosi giardini terrazzati.</div>
<div style="text-align: justify;">
La funicolare, compresa nel prezzo del biglietto del castello, in pochi minuti porta in città, che gode di quella vivacità tipica delle città univesitarie di tutto il mondo (è sede della più antica università della Germania). Ma la funicolare porta anche più in alto del castello, lungo il Königstuhl, da cui si può ammirare il castello dall'alto.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-3mD7MDmFYQM/ViyNvA2e6gI/AAAAAAAABOs/1mP0wizYcjs/s1600/DSCF0596.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="300" src="http://4.bp.blogspot.com/-3mD7MDmFYQM/ViyNvA2e6gI/AAAAAAAABOs/1mP0wizYcjs/s400/DSCF0596.JPG" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il castello di Heidelberg visto dalla città</td></tr>
</tbody></table>
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05807296975860737547noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3803627306515631464.post-7592418949097699202015-10-29T08:44:00.001+01:002015-10-29T08:44:59.125+01:00É nostra patria Genova<div style="background-color: #fb5e53; margin: 7px; padding: 4px;">
<b>Simon Boccanegra, Carlo Felice, 25 ottobre 2015</b></div>
<br />
<table cellpadding="4" cellspacing="0" style="width: 550px;"><tbody>
<tr><td><b>Simon Boccanegra</b></td><td>Franco Vassallo</td></tr>
<tr><td><b>Amelia</b></td><td>Benedetta Torre</td></tr>
<tr><td><b>Gabriele Adorno</b></td><td>Gianluca Terranova</td></tr>
<tr><td><b>Fiesco</b></td><td>Marco Spotti</td></tr>
<tr><td><b>Paolo Albiani</b></td><td>Gianfranco Montresor</td></tr>
<tr><td><b>Pietro</b></td><td>John Paul Huckle</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table cellpadding="4" cellspacing="0" style="width: 550px;"><tbody>
<tr><td><b>Direttore</b></td><td>Stefano Ranzani</td></tr>
<tr><td><b>Regia e scene</b></td><td>Andrea De Rosa</td></tr>
<tr><td><b>Allestimento</b></td><td>Fondazione Teatro La Fenice - Fondazione Teatro Carlo Felice</td></tr>
<tr><td><b>Maestro del coro</b></td><td>Pablo Assante</td></tr>
<tr><td colspan="2"><b>Coro Teatro Carlo Felice</b></td></tr>
<tr><td colspan="2"><b>Orchestra Teatro Carlo Felice</b></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<br />
L'opera ambientata a <b>Genova</b>, allestita a <b>Genova</b>. Ovvio che il mio spirito corsaro mi riporti a <b>Genova</b>.<br />
<br />
Regia che sceglie di mettere in scena i due elementi essenziali ma eterei dell'opera: <u>Maria e il mare</u>. Maria è un angelo bianco che appare in scena per vegliare su Amelia e Simone; <b>il mare</b> è un video proiettato sull'intera quinta, incombente su tutte le scene. Bello assai, ma non dà la sensazione di essere a Genova, non fra quei quartieri dove l'opera per buona parte è ambientata. Verdi lì abitava e ha fatto in modo che il mare sia così come lo si vive nei caruggi: <u>presenza costante ma semi-invisibile</u>. Suprema poesia per il mio cuoricino genovese, il mare, dentro le mura, si intravede solo nei piani alti del Palazzo Ducale, destinatario dell'estremo, solitario sfogo di Simone. So che invece avere il mare sempre davanti al naso è una scelta condivisa da molte produzioni differenti, ma è lontana dal mio modo di sentire. </div>
<div style="text-align: justify;">
Per il resto il palcoscenico era dominato da un <u>rettangolone kubrickiano</u>, nero e imponente, che di atto in atto, con poche modifiche minimaliste, si trasformava nei vari palazzi. Gusto minimalista anche per i costumi. Tutti vestiti di nero, con i capelli lunghi e bianchi e dalla voce di baritono o basso... fortuna che conoscevo l'opera, perchè se mi fossi dovuto fidare dei miei sensi, dalla mia postazione in piccionaia, avrei fatto molta fatica a distinguere chi stava cantando. E forse non sono scampata a questo tranello, temo di aver applaudito più Paolo che Fiesco, quando avrei voluto fare il contrario.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-gv8vx9M697M/VjHHx7CDf9I/AAAAAAAABPg/LeN3YSfMWao/s1600/simone.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="325" src="http://1.bp.blogspot.com/-gv8vx9M697M/VjHHx7CDf9I/AAAAAAAABPg/LeN3YSfMWao/s400/simone.jpg" width="540" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Immagine rubata dal sito dell'<a href="http://www.ansa.it/">Ansa</a></td></tr>
</tbody></table>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Temo che il cast artistico sia cambiato tre o quattro volte nel giro di un mese. Poco male per me, che ho scoperto in <b>Franco Vassallo</b> un Boccanegra da leccarsi i baffi. Alla fine gli ho urlato un sonoro e sentito braaavooo, ma se sapevo che era al suo repentino debutto nel ruolo gliene urlavo anche cinque o sei. Anche <b>Marco Spotti</b>, splendida voce, è stato un Fiesco di tutto rispetto; forse all'inizio uno spirito non troppo lacerato, ma poi altero e vendicativo così come dev'essere. Spicca su tutti però <b>Gianluca Terranova</b>, eroico Adorno, dalla voce squillante e dal temperamento... come dire... novecentesco, ecco! E comunque più gente c'era sul palco più le cose funzionavano, non a caso il concertato della scena del senato è stato <u>applauditissimo</u> per diversi minuti. </div>
<div style="text-align: justify;">
Qualche scivolone nella direzione di <b>Stefano Ranzani</b> sembra abbia infastidito solo me.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Anatema finale sulla signora fra il pubblico che, dopo un lungo cambio scena, decide di scartare una caramella all'inizio dell'aria di Amelia. Io dico scartare una caramella perchè voglio essere razionale, in realtà il rumore che faceva è stato registrato dal mio cervello come l'inconfondibile struscio sulla confezione dei biscotti lagaccio quando fai colazione la mattina. </div>
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<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05807296975860737547noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3803627306515631464.post-29966962807904635722015-10-25T09:12:00.000+01:002015-10-25T09:12:42.259+01:00Baviera: le mete più scenografiche<div style="text-align: justify;">
Per chi è alla ricerca dello perfetta immagine da cartolina (che saranno banali, ma funzionano sempre) queste sono le mete imperdibili in Baviera.</div>
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<br /></div>
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<b>Bamberga</b> è stata la città che forse mi è piaciuta di più. Bellissima la cattedrale, nella scenografica piazza davanti alla Residenz. Dentro alla Residenz stessa invece si trova il bel <b>Giardino delle Rose</b> con vista panoramica sulla città e sulla gotica Abbazia del Monte S. Michele.</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-ID722TL_dCw/VeVDQG_nJDI/AAAAAAAABLo/5KhS2eD3nGo/s1600/DSCF0510.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="300" src="http://3.bp.blogspot.com/-ID722TL_dCw/VeVDQG_nJDI/AAAAAAAABLo/5KhS2eD3nGo/s400/DSCF0510.JPG" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Bamberga: Vecchio Municipio e Piccola Venezia</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
In giro per la Germania è facile imbattersi in varie "piccole Venezie", ovvero vecchi quartieri dei pescatori, dove le case sono costruite direttamente sul fiume. Per la <b>Kleine Venedig</b> di Bamberga il paragone è pur sempre un po' sprecato, ma forse è la più graziosa di tutte, sicuramente quella che ci è piaciuta di più, anche perché abbiamo sbagliato strada e invece della solita vista dal ponte del Vecchio Municipio ci siamo goduti quella frontale direttamente dall'altra sponda, ma anche perché è l'unica dove abbiamo visto veri lavoratori che usano vere imbarcazioni per muoversi. Il <b>Vecchio Municipio</b>, isolotto a cui si accede da due ponti, con una sontuosa facciata in barocchissimo <i>trompe d'oeil</i> e balcone a graticcio è l'immagine da cartolina che rappresenta perfettamente le città della Germania meridionale (e non a caso <a href="http://valseblog.blogspot.it/2015/08/vacanze-in-baviera-qualche-lettura.html">l'ho usata</a> per aprire i post dedicati a questo viaggio). </div>
<div style="text-align: justify;">
Altre mete cittadine consigliate: la <b>Obere Pfarrkirche</b>, la Parrocchia Superiore, che custodisce una bellissima <u>Assunzione di Maria di Tintoretto</u> e la <b>birreria Schlenkerla</b>, la cui specialità è la birra affumicata, da gustare nel <i>dehor</i> (che passeggini e sedie a rotelle farebbero meglio a raggiungere da dietro, alle spalle della chiesetta adiacente al locale), ma se volete comprare delle bottiglie fatelo al supermercato, il prezzo è la metà di quello proposto in birreria. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<br />
<div style="text-align: right;">
</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-Jln_BT8Q_xw/Ve6Op4aILgI/AAAAAAAABNE/Nr1LqP9Bb60/s1600/residenz.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="75" src="http://1.bp.blogspot.com/-Jln_BT8Q_xw/Ve6Op4aILgI/AAAAAAAABNE/Nr1LqP9Bb60/s400/residenz.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La Residenz di Würzburg<br />
Immagine tratta dal <a href="http://www.residenz-wuerzburg.de/">sito ufficiale</a></td></tr>
</tbody></table>
Se vi piace l'arte veneziana poi non dovreste perdervi <b>Würzburg</b>. La sua <b>Residenz</b>, una simil-Versailles patrimonio dell'UNESCO, vanta maestosi saloni affrescati da <u>Giovanni Battista e Giandomenico Tiepolo</u> in un tripudio di nuvole, <i>trompe d'oeil </i>e schiere di personaggi fra i più variopinti fra quelli dipinti dai due artisti (che di schiere variopinte si intendevano).<br />
La bella <b>Fortezza di Marienberg</b> domina la città da una collina sull'altra sponda del fiume, da qui si gode di una bella vista su Würzburg e sui colli ricoperti da vigneti. Si perché qui dovete scordarvi la birra bavarese e gustarvi il vino della zona. Consiglio la <b>Weinstube Burgerspital</b>, in centro città; la signora che ci ha servito parlava un buon italiano e ci ha guidato nella scelta dei vini per accompagnare i buoni piatti locali.<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-aVQzRm1bB0k/Ve6LJRYw0nI/AAAAAAAABMk/KDy77DtWJzI/s1600/DSCF0361.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="http://2.bp.blogspot.com/-aVQzRm1bB0k/Ve6LJRYw0nI/AAAAAAAABMk/KDy77DtWJzI/s400/DSCF0361.JPG" width="300" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Giardini di Linderhof</td></tr>
</tbody></table>
La regina di tutte le vedute scenografiche è <b>Neuschwainstein</b>, appollaiato sul suo sperone di roccia e dalle svettanti torri disneyane. E anche le vedute DAL castello e i suoi dintorni non scherzano, col castello di Hohenschwangau, i laghi e le montagne, magari incorniciate da qualche goticheggiante trifora. Se questo è la più scenografica delle follie volute da <u>Ludwig II</u> non bisogna dimenticare le altre sue residenze in giro per la Baviera, che l'eccentrico re andava in brodo di giuggiole per le vedute romantiche, meglio se accompagnate da sfarzo barocco. Io ho visitato <b>Linderhof</b>, il cui "castello" è un piccolo scrigno dalle poche, pompose stanze, incorniciato da giardini compulsivamente geometrici, a loro volta circondati da un grande parco che nasconde otto padiglioni, dal gusto vagamente pacchiano, che spaziano dallo stile moresco alla <u>capanna di Hunding</u>, quella dove si svolge il primo atto della Valchiria di Wagner. Il più famoso dei padiglioni è però la wagneriana <b>Grotta di Venere</b>, ispirata al Tannhäuser: è forse la cosa più <i>kitsch</i> al mondo dopo Las Vegas, ma piace un sacco. </div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05807296975860737547noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3803627306515631464.post-44204953492579189452015-10-07T18:41:00.003+02:002015-10-28T21:52:25.883+01:00Ora si che io son contenta <div style="background-color: #fb5e53; margin: 7px; padding: 4px;">
<b>Le nozze di Figaro, Teatro Sociale di Como, 26 settembre 2015</b></div>
<br />
<table cellpadding="4" cellspacing="0" style="width: 550px;"><tbody>
<tr><td><b>Figaro</b></td><td>Andrea Porta</td></tr>
<tr><td><b>Susanna</b></td><td>Lucrezia Drei</td></tr>
<tr><td><b>Contessa</b></td><td>Federica Lombardi</td></tr>
<tr><td><b>Conte</b></td><td>Vincenzo Nizzardo</td></tr>
<tr><td><b>Cherubino</b></td><td>Cecilia Bernini</td></tr>
<tr><td><b>Bartolo</b></td><td>Francesco Milanese</td></tr>
<tr><td><b>Marcellina</b></td><td>Marigona Qerkezi</td></tr>
<tr><td><b>Basilio</b></td><td>Matteo Macchioni</td></tr>
<tr><td><b>Barbarina</b></td><td>Giulia Bolcato</td></tr>
<tr><td><b>Antonio</b></td><td>Carlo Checchi</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table cellpadding="4" cellspacing="0" style="width: 550px;"><tbody>
<tr><td><b>Direttore</b></td><td>Stefano Montanari</td></tr>
<tr><td><b>Regia</b></td><td>Mario Martone ripresa da Raffaele Di Florio</td></tr>
<tr><td><b>Allestimento</b></td><td>Teatro San Carlo di Napoli</td></tr>
<tr><td><b>Maestro del coro</b></td><td>Dario Grandini</td></tr>
<tr><td colspan="2"><b>Coro OperaLombardia</b></td></tr>
<tr><td colspan="2"><b>Orchestra de I Pomeriggi Musicali di Milano</b></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<br />
Allestimento tradizionale per l'apertura della stagione operistica del Sociale a Como, dopo il <u>Don Giovanni</u> SUV munito dell'anno scorso ci voleva una purificazione mozartiana a base di cuffiette per la notte e <i>jabot</i>.</div>
<div style="text-align: justify;">
Palcoscenico che prosegue anche ai lati della buca dell'orchestra e che porta gli interpreti spesso in platea. Pubblico divertito e coinvolto, impossibile però non notare in barcaccia un bambino sull'orlo della catalessi e della crisi d'astinenza da Gormiti; bravo <b>Andrea Porta</b>-Figaro a coinvolgerlo in vari modi, quando si è fatto dare un bacino dopo uno dei tanti schiaffi che il povero Figaro si piglia durante la "folle giornata" ha sparso tenerezza per l'intero teatro.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Ouverture</i> un po' troppo heavy metal, ma d'altronde <u>il direttore è vestito per andare ad un concerto degli Iron Maiden</u>, quindi ci sta. D'altronde avevo letto che <b>Montanari</b> fosse eclettico e direi che è pure un eufemismo, visto che oltre a dirigere suona il clavicembalo per accompagnare i recitativi (mettendosi la bacchetta infilata fra la schiena e la maglietta).<br />
Tutti bravi gli interpreti, performance canore e attoriali senza sbavature. Menzioni d'onore per la verve di Andrea Porta, per la toccante <b>Federica Lombardi</b>-Contessa, e l'azzeccatissima interpretazione di <span style="text-align: start;"><b>Cecilia Bernini</b>-Cherubino, che si becca i primi applausi a scena aperta della serata. </span><br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Applausi lunghi e meritati alla fine, con Montanari che entra in scena senza aspettare che Susanna lo andasse a prendere. D'altronde, se non si fosse capito, la primadonna era sicuramente lui. </div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05807296975860737547noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3803627306515631464.post-33526460040347571122015-09-08T09:08:00.000+02:002015-09-08T09:08:00.510+02:00Viaggio in Baviera: l'Aida a Bayreuth<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-lt9yAqJEpNg/Vd1c6UoKT9I/AAAAAAAABIs/bGbNi6bgkHs/s1600/DSCF0563.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" src="http://1.bp.blogspot.com/-lt9yAqJEpNg/Vd1c6UoKT9I/AAAAAAAABIs/bGbNi6bgkHs/s320/DSCF0563.JPG" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Aida al Fiestspielhaus di Bayreuth :)</td></tr>
</tbody></table>
<span style="text-align: justify;">E cosa l'ho portata a fare mia figlia Aida a Bayreuth se poi non posso fare questi titoloni sensazionali? :p</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Scemenze a parte, la nostra <b>permanenza a Bayreuth</b> è stata davvero piacevole; abbiamo fatto una passeggiata nelle due strade principali, ci siamo fermati in un po' di negozi (fra cui il discount Norma, ma eviterò altre battute), ci siamo concessi birra e caffè ghiacciato in un paio di ombreggiati <i>dehors</i> e abbiamo mangiato al sacco nel <b>Hofgarten</b>, graziossissimo parco alle spalle della Wahnfried.<br />
L'aspetto della città differisce molto da quello delle altre tappe della vacanza, infatti la volontà della <u>margravia Guglielmina</u> di rendere Bayreuth un centro culturale di prim'ordine ha reso la sua architettura un raffinato modello di città settecentesca: dimenticatevi le solite medievaleggianti case a graticcio e godetevi l'atmosfera signorile. Il lascito più importante della margravia è lo splendido <b>Markgräfliches Opernhaus</b>, nel centro cittadino, quintessenza del teatro rococò, patrimonio dell'UNESCO, una vera meraviglia dove è possibile assistere a concerti di musica barocca.<br />
<br />
Però Bayreuth è soprattutto <b>la città di Richard Wagner</b>. Siamo capitati da quelle parti una settimana prima dell'inizio del <u>Festival</u> wagneriano, quando tutti i melomani del mondo sono in piena agitazione e credevo che la città fosse piena di cartelloni e striscioni, invece tutto taceva, anche di fronte al Fiestsplielhaus. Se penso che con Sanremo iniziano ad asfaltare le gonadi a l'Italia intera verso novembre... In compenso tutta la città è piena di discreti podi con una simpatica statuetta di Wagner nell'atto di dirigere l'orchestra, ognuno dedicato ad un artista che ha contribuito alla grandezza del Festival e della musica del Maestro.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-8zTUmyhZnqw/VeFY6lTLK2I/AAAAAAAABKA/BkCqbuH3mLU/s1600/DSCF0555%2B%25282%2529.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="231" src="http://2.bp.blogspot.com/-8zTUmyhZnqw/VeFY6lTLK2I/AAAAAAAABKA/BkCqbuH3mLU/s320/DSCF0555%2B%25282%2529.JPG" width="320" /></a></div>
Ricordo per esempio <u>Siegfried Jerusalem</u> proprio davanti alla <b>Wahnfried</b>, la casa-museo che non sono riuscita a visitare perché chiusa per restauri (che amarezza!).<br />
All'incrocio principale di Bayreuth si trovano poi cartelli che segnalano la distanza da varie città in giro per il mondo. Ignoro le altre, ma penso che <u>La Spezia</u> si trovi lì perché il Nostro iniziò il preludio dell'<b>Oro del Reno</b> in una taverna spezzina e la connessione mi piace molto, moltissimo.<br />
Degna fine del pellegrinaggio wagneriano è ovviamente al <b>Fiestspielhaus</b>, dove non è possibile entrare, ma nel parco che circonda il teatro ci sono pannelli dedicati ai primi gloriosi interpreti del Festival, compresi quelli voluti dalla simpatica Cosima che li preferiva meno bravi purchè non ebrei.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-r9Eopvo3wPY/VeFY6kOM-qI/AAAAAAAABJ8/BxnunV_JAQw/s1600/DSCF0554.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="640" src="http://1.bp.blogspot.com/-r9Eopvo3wPY/VeFY6kOM-qI/AAAAAAAABJ8/BxnunV_JAQw/s640/DSCF0554.JPG" width="480" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Enjoy Bayreuth! :)</td></tr>
</tbody></table>
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05807296975860737547noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3803627306515631464.post-13935118378339771892015-08-29T10:44:00.000+02:002015-08-29T10:44:48.244+02:00Viaggio in Baviera (e dintorni): trekking ciabattone<div style="text-align: justify;">
Trekking si, ma super-ciabattone: già noi non siamo la coppia più atletica del mondo, aggiungici la mancanza di allenamento e il dolce peso della pupa sulle spalle e si capisce perché le nostre passeggiate, in questa vacanza, siano state così soft.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
L'<b>Algäu</b> è proprio un bel posto dove fare trekking coi bambini, pieno di tanti sentieri che si snodano fra dolci colline, ma anche tante piste ciclabili dove anche i più piccoli possono dare due pedalate. Volevamo fare una passeggiata nei dintorni della nostra casetta, a <b>Missen-Wilhams</b>, ma alla fine il cattivo tempo ci ha messo i bastoni fra le ruote e abbiamo dovuto rinunciare.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Non abbiamo neppure avuto modo di esplorare nei dintorni di <b>Diepolz</b>, ma evidentemente è pieno di sentieri adatti per i bambini, perché gli unici esseri umani che si vedevano in giro erano famigliole con scarpe da trekking ai piedi. Mal che vada, come abbiamo fatto noi, ci si può fermare qui per comprare del formaggio buonissimo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-6yjT9fmeNqg/VdwIixhf9LI/AAAAAAAABHk/ngN8KhDTV0o/s1600/DSCF0275.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="300" src="http://4.bp.blogspot.com/-6yjT9fmeNqg/VdwIixhf9LI/AAAAAAAABHk/ngN8KhDTV0o/s400/DSCF0275.JPG" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il castello di Neuschwainstein visto dal Marienbrücke</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Al <b>castello di Neuschwainstein</b> ci si arriva a piedi, dopo aver parcheggiato al paese di Schwangau, ai piedi del castello di Hohenschwangau. La strada più facile è quella larga che fanno anche le carrozze con cavalli, ma ci sono anche sentierini che passano per il bosco e che prima o poi fluiscono nella strada principale. Oltre il <b>Marienbrücke</b> (ponte di Maria), se riuscite a sopravvivere alla folla, partono i veri e propri sentieri che, in splendida pace e silenzio, portano a vari punti panoramici con vista sul castello dall'alto, ma che proseguono verso il <b>monte Tegelberg</b>. Noi siamo tornati indietro abbastanza presto, nonostante la voglia di immergerci nella bolgia infernale fosse poca, quindi non so dire come prosegue il percorso, ma ai primi punti panoramici ci si arriva piuttosto facilmente, anche se non sono quelli "ufficiali" ed è ben segnalato il pericolo di caduta (cosa che, ovviamente, non fa desistere il turista in infradito in cerca dello scorcio perfetto).</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Una passeggiata che si può tranquillamente fare pure in passeggino e infradito <u>nei dintorni del castello</u> è quella attorno all'<b>Alpsee</b>. Quasi tutti i turisti rimangono all'inizio del sentiero a schiamazzare e dopo pochi metri, sulla costa sinistra, si può godere di una pacifica passeggiata fra il bosco e il lago. Noi siamo arrivati fino allo stabilimento balneare, che magari non sarà il massimo come balneazione, ma lo è sicuramente come tranquillità. Se ben ricordo ci si arriva in neanche 20 minuti, mentre per circoscrivere tutto il lago ci vuole un'oretta e probabilmente ne vale la pena, visto che non mancano scorci sulle montagne e sui castelli.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-ZNoC3Cziu-E/VdwIi0psLQI/AAAAAAAABHk/M5ZJKPUDZXE/s1600/DSCF0392.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="300" src="http://1.bp.blogspot.com/-ZNoC3Cziu-E/VdwIi0psLQI/AAAAAAAABHk/M5ZJKPUDZXE/s400/DSCF0392.JPG" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Sentieri sul crinale del Monte Hochgrat</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Altra gita molto bella quella sul <b>Monte Hochgrat</b>, scelta per il bieco motivo del minor costo della funivia (in realtà un'ovovia un po' vecchiotta). Alcuni si fermano appena arrivati perché il rifugio è attaccato alla funivia e appena usciti c'è un piccolo parco giochi con alcuni tavoli da pic nic, comunque la maggior parte delle persone fa almeno la passeggiata fino alla cima: per la via più breve (circa mezz'ora) si sale per una scalinata molto ripida ricavata dalla roccia e per chi è "alto" come me (1.58) i bastoni sono ESSENZIALI, altrimenti l'unico modo per farcela è... gattonando! Fortemente consigliati anche per chi è più alto... mai visti solchi da bastoni così profondi, segno che tutti li usano con profitto!!<br />
Comunque si può arrivare in cima anche attraverso una sentiero molto più dolce, che teoricamente serve da strada di ritorno e che non è molto più lungo. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
L'ultima gita in scarponi che abbiamo fatto è stata nella Foresta Nera, ma è stata un po' una delusione. Avevamo letto che alle <b>cascate di Triberg</b> ci si poteva arrivare per vari sentieri; in realtà non c'è poi molto da camminare e pure le cascate non sono particolarmente spettacolari, non ci sembra valgano il prezzo del biglietto (6 euro).</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05807296975860737547noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3803627306515631464.post-65332574659818161532015-08-24T11:27:00.000+02:002015-08-25T08:07:13.571+02:00Vacanze in Baviera (e dintorni): in giro con i pupi<div style="text-align: justify;">
Andare in giro con i pupi in Germania è roba che noi umani non possiamo neanche immaginare. Niente buche sui marciapiedi, <b>fasciatoio quasi sempre presente</b> nei bagni sia delle donne che degli uomini , ristoranti sempre attrezzati con seggiolone e menu per bambini (dalle porzioni esagerate, ma dai prezzi stracciati).</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
Si deve però tenere in considerazione che in molti edifici storici <b>è vietato entrare</b> sia col passeggino che con lo zaino portabebè e <i>similia</i>, bisogna quindi rinunciare alla visita o metterci il doppio del tempo, dovendo entrare un genitore alla volta.</div>
<div style="text-align: justify;">
Alcune residenze storiche dove sono sicura <b>NON </b>si possa entrare sono</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<ul>
<li style="text-align: justify;">Neuschawnstein</li>
<li style="text-align: justify;">Hohenschwangau</li>
<li style="text-align: justify;">la Residenz di Würzburg</li>
</ul>
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<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-oZZjHxhagto/VdrhIr823cI/AAAAAAAABGg/sOznC6KCzfI/s1600/DSC_2627.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="http://3.bp.blogspot.com/-oZZjHxhagto/VdrhIr823cI/AAAAAAAABGg/sOznC6KCzfI/s320/DSC_2627.JPG" width="240" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Uno delle decine di negozi di giocattoli <br />
a Rothenburg on der Tauber</td></tr>
</tbody></table>
Per i bimbi più grandi la Germania potrebbe essere il <b>Paese della Cuccagna</b>, visto che qui nascono molti giochi e svaghi che riempono le nostre case, dalla Playmobil (il <a href="http://www.playmobil-funpark.de/en">parco dei divertimenti</a> a tema è vicino a Norimberga) alla Ravensburger (il <a href="https://www.ravensburger.de/museum-ravensburger-english/home/index.html">museo</a> è ovviamente a Ravensburg). D'altronde fra le passioni nazionali io metterei i parchi a tema (uno su tutti <a href="http://www.legoland.de/it/">quello della Lego</a>) e gli onnipresenti negozi di <a href="http://www.wohlfahrt.com/">Käthe Wohlfahrt</a>. Il più grande fra questi si trova nell'adorabile cittadina di <b>Rothenburg on der Tauber</b>, dove credo ci siano più negozi di giocattoli che abitanti.<br />
Molti edifici in Germania ispirano atmosfere fiabesche, dalle casette a graticcio ai castelli di Ludwig, ma se le cose vanno fatte per bene allora bisogna seguire la <a href="http://www.deutsche-maerchenstrasse.com/it">Strada tedesca delle fiabe</a>, che ripercorre vita e luoghi di ispirazione dei <b>fratelli Grimm</b>, ma che strizza l'occhio anche ad altre celebri favole; il percorso ideale nel caso il vostro gatto portasse gli stivali! </div>
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Unico neo della vostra vacanza con gli gnometti è che le famigliole tedesche sono molto più riservate di quelle italiane. Mia figlia di 15 mesi ha sempre zampettato felice verso i biondissimi bimbi che vedeva in giro e ha spesso trovato indifferenza, se non fastidio, sia da parte dei pargoli che dei genitori. Anche altri genitori italiani mi hanno confessato di aver avuto la stessa esperienza non molto piacevole. Ovviamente questi rifiuti non sono in grado di rovinare la vacanza e mi sembra pure giusto adeguarsi alla loro riservatezza, però è meglio essere preparati, anche per apprezzare le famiglie più socievoli. </div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05807296975860737547noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3803627306515631464.post-9975469909056709252015-08-17T08:09:00.000+02:002015-11-07T08:10:24.099+01:00Vacanze in Baviera, qualche lettura<div style="text-align: justify;">
Iniziamo (e speriamo di aver tempo di finire) il racconto delle recenti vacanze in Baviera. Prima di buttarci nel viaggio è giusto leggere qualcosina.</div>
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<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-jQKyB5qkaXw/VdF4ySeACsI/AAAAAAAABFA/KedslT0Xx1I/s1600/DSCF0514.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="http://4.bp.blogspot.com/-jQKyB5qkaXw/VdF4ySeACsI/AAAAAAAABFA/KedslT0Xx1I/s400/DSCF0514.JPG" width="300" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Altes Rathaus di Bamberga</td></tr>
</tbody></table>
La guida ufficiale della vacanza di questa estate è stata <b>Germania del Sud di Gordon MacLachlan, edito da Rough Guides,</b> presa in biblioteca a scatola chiusa. Di solito ci troviamo bene con le guide di questa casa editrice, ma la Germania prende la sufficienza scarsa: difficile trovare i monumenti sulle cartine, fortemente esagerate le dichiarazioni di bellezza o unicità dei vari luoghi, forse adatto per chi viaggia in treno, ma inutile per chi viaggia in auto. </div>
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Per fortuna avevo già programmato il viaggio basandomi sulle utilissime informazioni fornite da <a href="http://www.tuttobaviera.it/">tuttobaviera.it</a>, sito fondamentale per chiunque voglia fare una vacanza da quelle parti, anche perché aggiornatissimo con le date precise di feste e manifestazioni e consigli preziosi dal cibo alle letture.</div>
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Proprio spulciando fra le letture consigliate ho deciso di portarmi in viaggio <b>Parsifal e l'Incantatore di Nicola Montez</b> che racconta dell'affascinante rapporto fra Ludwig II e Wagner. Essendo Montez musicologo e wagneriano, è ovvio che il libro si sofferma più sulla figura del compositore e del suo <i>entourage</i>, ma non per questo si parteggia per lui; l'autore anzi sa ben vedere difetti e miserie della sgangherata famiglia Wagner/Bulow, raccontandone le vicende anche con una certa ironia. Insomma un saggio ben documentato ma leggero come un romanzo, <u>consigliato!</u></div>
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<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05807296975860737547noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3803627306515631464.post-85174250812680119722015-06-02T19:25:00.001+02:002016-03-23T20:28:21.790+01:00L'alba dell'ultimo giorno di Billy Budd<div style="text-align: justify;">
Mai stata così in ritardo, ma lo sapete, aspiro al Guiness. </div>
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<div style="background-color: #fb5e53; margin: 7px; padding: 4px;">
<b>Billy Budd, Carlo Felice, 18 aprile 2015</b></div>
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<table cellpadding="4" cellspacing="0" style="width: 550px;"><tbody>
<tr><td><b>Billy Budd</b></td><td>Valdis Jansons</td></tr>
<tr><td><b>Edward Fairfax Vere - capitano</b></td><td>Patrick Vogel</td></tr>
<tr><td><b>John Claggart- Maestro d'armi</b></td><td>Hector Guedes</td></tr>
<tr><td><b>Mr. Redburn - primo tenente</b></td><td>Christopher Robertson</td></tr>
<tr><td><b>Mr. Flint - ufficiale di navigazione</b></td><td>Mansoo Kim</td></tr>
<tr><td><b>Ratcliffe - tenente</b></td><td>Simon Lim</td></tr>
<tr><td><b>Red Whiskers - marinaio arruolato a forza</b></td><td>Marcello Nardis</td></tr>
<tr><td><b>Donald - marinaio</b></td><td>Daniele Piscopo</td></tr>
<tr><td><b>Dansker</b></td><td>John Paul Huckle</td></tr>
</tbody></table>
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<br /></div>
<table cellpadding="4" cellspacing="0" style="width: 550px;"><tbody>
<tr><td><b>Direttore</b></td><td>Andrea Battistoni</td></tr>
<tr><td><b>Regia e costumi</b></td><td>Davide Livermore</td></tr>
<tr><td><b>Scene</b></td><td>Tiziano Santi</td></tr>
<tr><td><b>Light designer</b></td><td>Andrea Anfossi - realizzato da Luciano Novelli</td></tr>
<tr><td><b>Allestimento</b></td><td>Teatro Regio di Torino</td></tr>
<tr><td><b>Maestro del coro</b></td><td>Pablo Assante</td></tr>
<tr><td><b>Maestro del coro delle voci bianche</b></td><td>Gino Tanasini</td></tr>
<tr><td colspan="2"><b>Coro del Teatro Carlo Felice e Coro del Teatro Nacional de São Carlos di Lisbona</b></td></tr>
<tr><td colspan="2"><b>Coro delle voci bianche del Teatro Carlo Felice</b></td></tr>
<tr><td><b>Orchestra del Teatro Carlo Felice</b></td></tr>
</tbody></table>
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Premessa: io ho la fobia di qualsiasi cosa assomigli a una scala a pioli o un ponte tibetano, capirete quindi in quale stato di <u>puro terrore</u> mi gettino le parole "gabbiere di parrocchetto". Nonostante questo, ho atteso il <b>Billy Budd</b> di Genova con somma trepidazione ed è facile capire perché: storia raccontata da <b>Melville</b>, musicata da <b>Britten</b>, sottili pulsioni omoerotiche e 50 sfumature di voce maschile con l'Innocenza rappresentata da, rullo di tamburi, un baritono. E chi m'ammazza? Non di certo un parrocchetto.</div>
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<br /></div>
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Le poche pagine del <b><u>racconto di Melville</u></b> sono splendide, hanno qualcosa di biblico e trasformano camera tua, l'autobus o qualunque altro luogo dove stai leggendo in un vascello in mare aperto. Insomma, avevo detto tutto scrivendo "Melville".</div>
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L'inizio del racconto per me è stato folgorante: un <b>Bel Marinaio</b> dalla pelle color ebano con il codazzo di marinaretti dietro. L'ho conosciuto, una decina di anni fa al porto di Genova, ha cercato di abbordarmi (mestiere suo) e i colleghi meno aitanti stavano dietro a vedere che combinava (ovvero se avevo amiche altrettanto abbordabili). Com'è possibile che Melville e io, a secoli di distanza, abbiamo conosciuto lo stesso uomo? Il mio bel marinaio era sceso dall'Olandese Volante? Potere dei <i>topos</i>, che il Nostro maneggia così bene.<br />
<br />
Tornando all'opera: <span style="text-align: start;"><b>Valdis Jansons</b></span>, torace muscoloso e smagliante sorriso, aveva decisamente il <i>physique du rôle</i> del Bel Marinaio. E, cosa più importante, una voce virilmente baritonale, con la freschezza della giovane età, ma in grado di affrontare il ruolo da primadonna. </div>
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<br /></div>
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Starry Vere è un ruolo mica facile da portare a casa. Intanto perchè è stato scritto per <b>Pears</b>, per la sua voce imperfetta ed emozionante. Poi perchè unisce alla solitudine del comando tutta l'ambiguità di Ponzio Pilato; è amato dai suoi uomini, ma non sa salvare il migliore fra loro. Unico testimone di un omicidio pateticamente colposo, condanna un innocente per mantenere il comando. Era suo dovere di capitano, ma qual era il suo dovere di essere umano? <span style="text-align: start;"><b>Patrick Vogel</b></span> il ruolo se lo porta a casa e devo ammettere che mi aspettavo più applausi alla fine. </div>
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<br /></div>
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Claggart non è il Brutto che invidia la Bellezza. Melville lo specifica più volte: Claggart ha bei lineamenti, non si tratta della cozza che invidia la miss. Claggart è il Potere, per la precisione il potere di uno sbirro. Se il tuo ruolo è mantenere l'ordine, non sopporterai qualsiasi spontaneità e bellezza, perché ce ne vogliono tante di manganellate per contrastare ciò che nasce nei cuori al cospetto di Spontaneità e Bellezza. Soprattutto se il primo cuore a cedere è quello dello sbirro stesso. <span style="text-align: start;"><b>Hector Guedes</b></span> forse non è entrato del tutto nel ruolo, ma anche lui bella voce e buona esecuzione. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-__2QYU50AC4/VW3ltEiB4tI/AAAAAAAAA-A/gNeOWsf-yLE/s1600/20119_845084288880857_8623001476329824913_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="325" src="https://4.bp.blogspot.com/-__2QYU50AC4/VW3ltEiB4tI/AAAAAAAAA-A/gNeOWsf-yLE/s320/20119_845084288880857_8623001476329824913_n.jpg" width="540" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Foto rubata dalla <a href="https://www.facebook.com/Teatro.CarloFelice.Genova" target="_blank">pagina Facebook</a> del Teatro</td></tr>
</tbody></table>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Stupirà vederlo scritto da me, ma per certi particolari posti, sono favorevole al bando di ogni essere femminile. Questi certi particolari posti si riducono al Monte Athos e al palcoscenico di Billy Budd, che per quanto mi riguarda, <u>non dovrebbe avere voci femminili</u> nemmeno fra le voci bianche.</div>
<div style="text-align: justify;">
A parte questa mia mania, bravi tutti.<br />
Direzione di <b>Andrea Battistoni</b> degna della splendida musica. Regia di <b>Davide Livermore</b> ottima, impianto scenico che aveva la potenza di portarti in mezzo all'oceano proprio come il racconto di Melville. </div>
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A quanto pare Britten è ancora considerato <u>troppo contemporaneo</u> fra i melomani e il pubblico del Carlo Felice si è diviso fra chi era in brodo di giuggiole (eccomi!) e chi considerava Billy Budd "una vera schifezza" (sentito con le mie orecchiuzze sante).</div>
<div style="text-align: justify;">
Le signore vicino a me, alla fine del primo atto, si lamentavano che <u>non ci fossero romanze</u>. Spero abbiano trovato di loro gradimento <b>la ballata di Billy</b>, spero che abbiano sentito tutta l'angoscia delle viscide alghe che si attorcigliano al suo giovane corpo, spero che abbiano toccato la pena di ogni condannato a morte, il dramma di ogni innocente trascinato negli abissi.</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05807296975860737547noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3803627306515631464.post-75140668012072340002015-05-29T14:47:00.000+02:002015-07-29T15:14:28.192+02:00Villa Melzi col passeggino<div style="text-align: justify;">
Mi sto accorgendo che andare in giro col passeggino può costare fatica, molta fatica. Magari qualche consiglio per scampagnate con pupetti può essere utile, tanto più che anche chi ha disabilità motoria può prendere qualche spunto.<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-kl97iPHerv0/VWhdfEG3nWI/AAAAAAAAA0o/SHbPzFnozdc/s1600/DSC_1840.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="405" src="http://3.bp.blogspot.com/-kl97iPHerv0/VWhdfEG3nWI/AAAAAAAAA0o/SHbPzFnozdc/s400/DSC_1840.JPG" width="540" /></a></div>
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<b>Villa Melzi</b>, a Bellagio, è una dimora storica circondata da <u>bellissimi giardini</u> che si affacciano direttamente sul lago. Noi, contando tutte le fotografie in mezzo alle azalee e la merenda della marmocchia, ci siamo stati due ore buone.</div>
<div style="text-align: justify;">
Gli adulti pagano 6,5 euro e <u>possono entrare anche i cani</u>, purché al guinzaglio. Trovate tutte le informazioni sul <a href="http://www.giardinidivillamelzi.it/" target="_blank">sito ufficiale</a>. </div>
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Le <b>regine del parco</b> sono <u>camelie</u> in primis e poi le <u>azalee</u>, quindi scegliete il periodo della visita in base alla loro fioritura, verso aprile potreste trovare ancora le camelie in fiore e le azalee che iniziano a sbocciare; nessuna delle due sarà al massimo dello splendore, ma almeno ve le godete entrambe.<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-Ve_CfgLGhvA/VWhfhVPCRwI/AAAAAAAAA1M/xddMC82EnxQ/s1600/DSC_1807.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="405" src="http://1.bp.blogspot.com/-Ve_CfgLGhvA/VWhfhVPCRwI/AAAAAAAAA1M/xddMC82EnxQ/s400/DSC_1807.JPG" width="540" /></a></div>
<br /></div>
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Praticamente non c'è nessun problema a portare il passeggino in giro per il parco, ma per passeggini più delicati <b>sconsiglio</b> il percorso sull'acciottolato perché può diventare faticoso e comunque non vi perderete di certo il <i>clou</i> della vegetazione rinunciando a questi sentieri che solitamente vanno verso i cespuglioni potati ad arte, belli, ma non abbastanza per fare una fatica bestia. </div>
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Nell'ultima visita non abbiamo girato in <b>paese</b>, ma se ben ricordo si può fare un giro senza complicazioni di scalette forzate, sicuramente si può girare senza pericolo delle auto. Anche se tutti vanno verso il punto in cui i tre rami del lago si incrociano ricordatevi che non è nulla di trascendentale, mentre molto bella è la <b>Basilica di S. Giacomo</b>, splendido esempio di architettura romanica.</div>
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Ho visto che nei bagni del parchiggino all'inizio del paese c'è il simbolo del fasciatoio, ma non avendone avuto bisogno non so dirvi com'è.<br />
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-ShY98ZHtKZA/VWhdfGGAW3I/AAAAAAAAA0o/lvM8NlRgx6U/s1600/DSC_1865.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="405" src="http://1.bp.blogspot.com/-ShY98ZHtKZA/VWhdfGGAW3I/AAAAAAAAA0o/lvM8NlRgx6U/s400/DSC_1865.JPG" width="540" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La vista su Bellagio fra un tornante e l'altro</td></tr>
</tbody></table>
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Per arrivare sono molto belle le strade che seguono il lago, ma quella che collega Bellagio a Lecco, sebbene <b>decisamente suggestiva</b>, in alcuni punti è così stretta e densa di curve cieche che mette in ansia pure me, che essendo una ligure che vive sul lago guido <u>SOLO</u> in strade strette e piene di curve! :) Se siete il tipico automobilista di pianura, magari col macchinone, tenetene conto. Comunque anche la strada che va verso Erba è da tenere in considerazione. il tratto da Bellagio al Ghisallo ha molti tornanti, ma larghi e con la possibilità di vedere chi arriva. Il panorama è molto bello, soprattutto <b>consiglio la sosta a Civenna</b>, in piazzale S. Rocco c'è un parchetto da cui si gode una vista bellissima sulle montagne e sul lago, davvero spettacolare in inverno, con le cime imbiancate.<br />
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05807296975860737547noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3803627306515631464.post-85351022137151626782015-04-25T07:55:00.000+02:002015-04-26T07:59:53.194+02:00Buon 25 aprileSono così indietro coi post che forse vincerò il premio "Blogger più scarsa della storia".<br />
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Nell'attesa, buon 25 aprile!
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<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/6nvlSr2eszc" width="560"></iframe>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05807296975860737547noreply@blogger.com0