lunedì 4 aprile 2016

Viaggio in Baviera (e dintorni): cattedrali

Inizierete a scorgere la cattedrale di Spira, con le sue quattro torri, a chilometri di distanza dalla città. Simbolo del potere imperiale e luogo di sepoltura della dinastia salica, ha dimensioni colossali. La navata centrale, alta 30 m e larga 15, è scandita da pilastri con colonne addossate che sostengono grandi archi ciechi, che a loro volta incorniciano le arcate inferiori e le finestre, creando una raffinata suddivisione in campate, slanciate e maestose, ripresa dagli acquedotti romani. 
Dovete tenere conto che la chiesa è stata in buona parte rifatta e all'interno le poche decorazioni sono quelle tipiche dei santuari ottocenteschi: brutti affreschi dalla retorica esasperante. All'esterno della chiesa da vedere la zona absidale: allungando l'occhio è possibile vedere alcune delle decorazioni originali, che fanno capire che un tempo la chiesa doveva essere molto più bella di così.

Cattedrale di Spira
Immagine presa da trautelrichter.wordpress.com

Il Duomo di Worms ripete abbastanza fedelmente lo schema architettonico della cattedrale di Spira. L'arenaria rossa, le torri circolari ed elementi decorativi gotici e barocchi la rendono sicuramente più bella della cattedrale salica. Se reminescenze scolastiche vi faranno ricordare l'importanza politica e religiosa della città, dalle nostre parti è meno conosciuto il fatto che Worms sia la città dei Nibelunghi: questa era la capitale di re Gunther, alla corte del quale Sigfrido giunge per sposarne la sorella, dando inizio alla celebre saga. Da qualche parte lungo il fiume c'è perfino una statua di Hagen che getta il famigerato oro nelle acque del Reno. 

Non è una cattedrale, ma il Torhalle di Lorsch è comunque un'opera di grande importanza e può facilmente essere compreso in un giro che passi da Spira e Worms. Si tratta della porta dell'abbazia che qui sorgeva ed è uno dei primi esempi di architettura carolingia. La costruzione di nuovi edifici era visto dalla corte franca come un mezzo per ribadire l'importanza della dinastia e per manifestare la sua continuità con l'impero per antonomasia, quello romano. La Porta d'Arroux, in Borgogna, sembra essere il modello diretto del Torhalle, dimostrazione di come l'arco di trionfo romano sia l'idea centrale della costruzione, per il resto dai forti caratteri germanici.

Torhalle di Lorsh
Immagine presa da Wikipedia.de

La cattedrale di Friburgo detiene un fascino antico che manca ad altri grandi chiese tedesche, forse perché ogni giorno viene circondata dal mercato di fiori e prodotti agricoli, come se ancora fossimo nel Medioevo, ma è soprattutto l'impianto iconografico a rendere questa chiesa fra le più belle che ho visitato. Le guglie e i gargoyles che decorano l'esterno sono più visibili che in molte altre cattedrali gotiche, rendendo la caccia al miglior mostricillo (il mio grande diletto), particolarmente piacevole.
La torre campanaria, alta ben 116 metri, giganteggia sulla piazza, fungendo da ingresso. Per quanto mi riguarda la vera meraviglia di Friburgo è qui, ai piedi della torre, fra la vivace piazza e l'austero interno della chiesa. Godetevi le 418 figure policrome di pietra.
Le splendide vetrate sono in gran parte originali, conservatesi anche grazie al vescovo della città che le nascose durante la Seconda Guerra Mondiale. Finanziate tra il XIII e il XVI secolo dalle corporazioni artigianali della città, dall'università e dalla dinastia imperiale degli Asburgo, ognuno dei quali ha preteso il suo simbolo sulla vetrata donata.
Splendido anche il coro, per cui si paga un biglietto d'entrata e che fa orari più ridotti rispetto all'apertura della cattedrale. L'altare maggiore è opera di tale Hans Baldung Grien, ma ogni cappella custodisce un capolavoro, fra cui una pala d'altare di Hans Holbein il Giovane.

Il Cavaliere di Bamberga
Immagine presa da Wikipedia.de
Altra imperdibile cattedrale è il Duomo di Bamberga, che accoglie la tomba dell'imperatore Enrico II il Santo e di sua moglie Cunegonda, unici governanti canonizzati del Sacro Romano Impero. Lo splendido sarcofago che ospita le spoglie dei due sovrani fu scolpito da Riemenschneider Tilman, uno dei più grandi scultori tedeschi, autore di alcune magnifiche pale d'altare. Un'altra importante scultura custodita all'interno della chiesa è l'enigmatico Cavaliere di Bamberga, una vera e propria icona della germanità, erta a proprio simbolo un po' da tutti, dai nazisti ai produttori di birra locali.

San Lorenzo a Norimberga, splendidamente gotica, deriva in qualche modo dal Duomo di Bamberga e, come questa, custodisce notevoli opere d'arte, fra cui il Saluto angelico, scultura lignea di Veit Stoss, altro grande artista tedesco, e il Ciborio del Santissimo Sacramento, in pietra arenaria, i cui pinnacoli si ergono vertiginosamente fino alle volte della cattedrale, tanto da seguire la curva dell'arco ogivale. Visti i massicci bombardamenti che la città ha subito durante la Seconda Guerra Mondiale la chiesa fu gravemente danneggiata, ma i restauri sono stati massicci e scrupolosi. 

0 commenti:

Posta un commento